Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
23 dic 2021
Per mettere le mani su 223 magazzini e su una vasta rete di trasporto merci su strada che attraversa l’Asia, il colosso della logistica danese Maersk conferma di prepararsi ad acquistare la società di Hong Kong LF Logistics per 3,6 miliardi di dollari, pur mantenendo una partnership strategica con la sua attuale capogruppo: il gruppo Li & Fung.

Considerato uno dei leader mondiali nel trasporto merci, in particolare marittimo, Maersk conferma così le informazioni pubblicate il 21 dicembre dal Wall Street Journal. LF Logistics viene prelevata da Li & Fung, che in precedenza deteneva il 78,3% delle sue azioni, mentre il resto era nelle mani di Temasek Holdings. Lanciata nel 1999, la filiale logistica si è gradualmente affermata come un attore chiave nel trasporto merci B2B e B2C per dettaglianti e vendite online. LF Logistics agiva come struttura indipendente potendo contare sulla presenza tra i suoi clienti di marchi di moda allora posseduti o gestiti in licenza dalla sua casa madre, tra i quali Tommy Hilfiger, Guess, Calvin Klein, Izod, Nautica e Coach. Attività che sono confluite nel 2014 nella struttura parallela Global Brands Group, volontariamente inseritasi in una procedura di salvaguardia lo scorso luglio, a seguito delle conseguenze della crisi sanitaria.
“Acquisendo LF Logistics aggiungiamo capacità essenziali in Asia-Pacifico per sostenere la crescita a lungo termine dei nostri clienti in questa regione, nonché competenze e tecnologie che possiamo adattare alla nostra attività di logistica contrattuale a livello mondiale”, afferma il CEO di Maersk Soren Skou. “Grazie a questa operazione rafforzeremo la nostra offerta di magazzinaggio e distribuzione, e soddisferemo le esigenze in rapida crescita dei nostri clienti in termini di logistica contrattuale”, spiega il CEO Ocean & Logistics della struttura, Vincent Clerc.
Portando il numero di siti logistici gestiti da Maersk nel mondo a 549, per 9,5 milioni di metri quadrati complessivi, l’acquisizione avviene in un contesto particolare. Il settore della logistica sta infatti attraversando una fase di forte domanda, associata all’aumento dei prezzi dei noli marittimi. L’interruzione degli scambi commerciali avviata nel 2020 dalla crisi ha infatti causato una carenza di merci nei principali porti marittimi dell’Asia. Neanche il trasporto aereo – soluzione di riserva –ha tardato a veder aumentare rapidamente i propri prezzi. Mentre il trasporto su gomma ha tratto vantaggio dall’aumento degli ordini online causato dalle precauzioni sanitarie.
Dall’altro lato, il settore cinese del sourcing è stato messo per quindici mesi a dura prova dai colossi del web, siano essi attori locali come Alibaba, o player stranieri come Amazon. Li & Fung è stata costruita sull’idea di creare un collegamento, in particolare logistico, tra rivenditori occidentali e produttori orientali. Indebolito anche dal braccio di ferro commerciale tra Pechino e Washington, poi dalla crisi sanitaria e dalle conseguenti cancellazioni di ordini da essa determinate, Li & Fung ha deciso lo scorso anno di ritirarsi dalla Borsa di Hong Kong. La vendita di LF Logistics fornisce una gradita iniezione di liquidità al gruppo di Hong Kong, che continuerà a sviluppare soluzioni logistiche in collaborazione con Maersk.
L’azienda danese aggiunge circa 10.000 dipendenti a una forza lavoro che già conta 95.000 persone in 130 Paesi. Maersk prevede per l’anno in corso un EBITDA compreso tra 8,5 e 10,5 miliardi di dollari, contro gli 8,6 miliardi del 2020. Nell’esercizio attuale il suo fatturato ha raggiunto i 39,7 miliardi di dollari. Nello stesso anno quello di LF Logistics è stato di 1,3 miliardi di dollari.
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