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Paglieri accelera in Ue e punta ad allargarsi nei Paesi del Golfo e in Asia


«Osservando la storia pluriennale di Paglieri, possiamo affermare convintamente che l’azienda è abituata a fronteggiare le diverse crisi e che, nel corso del tempo, ha sempre saputo trovare nuovi spunti per adattarsi con successo alle mutate condizioni di contesto.
In relazione alla più recente crisi pandemica, fin dal primo momento dell’emergenza sanitaria abbiamo adottato delle misure di contenimento del rischio che, unite al senso di responsabilità e alla dedizione di tutti i nostri collaboratori, hanno permesso all’azienda di mantenere la piena continuità operativa anche durante i momenti più critici della pandemia». Andrea Bastoni, general manager di Paglieri, è ottimista sul futuro dell’azienda – nata in Italia nel 1876 da un’idea di Lodovico Paglieri – che produce prodotti per la cura del corpo e della casa con marchi come Felce Azzurra, Cléo, Labrosan e SapoNello distribuendoli in 140 Paesi e dando lavoro a 130 dipendenti nello stabilimento di Alessandria.

«Di fatto – continua il manager – non abbiamo mai staccato la spina lavorando su più direttrici e mantenendo un contatto costante con il mercato e con i nostri clienti.In estrema sintesi, non abbiamo sperimentato una vera differenza fra i periodi pre e post Covid: a seguito del cambio di strategia adottato nel 2016, la nostra crescita si sta infatti sviluppando in maniera continuativa su basi organiche sia sul mercato Italia che su quello estero».

Le abitudini di igiene da parte dei consumatori, sia nella cura della casa che della persona sono cambiate: «Ci si lava di più le mani, si è molto più attenti a disinfettare le superfici, si compra molto più online rispetto a prima.In breve, a livello di mercato la pandemia ha innestato un’onda lunga di cambi comportamentali che è difficile capire se durerà e che traiettoria potrà avere – osserva Bastoni -. Al livello produttivo, invece, la principale preoccupazione è oggi rappresentata dal fortissimo incremento del costo di tutte le materie prime, dell’energia e di tutte le componenti che costituiscono i prodotti. È un aumento generalizzato su tutti i fronti frutto della forte spinta inflazionistica che stiamo vivendo al momento».

E aggiunge: «Il bilancio 2020 si caratterizza per ricavi passati dai 129,7 milioni di euro del 2019 ai 130,4 milioni con un ottimo risultato ottenuto in termini di margine operativo lordo, che ha segnato un forte incremento (+52,6%) rispetto al 2019, a quota 13,1 milioni di euro. Significativo sviluppo anche a livello di Roi (al 14,8% a fronte del 9,25% dell’esercizio precedente). Le previsioni di chiusura 2021 sono ancora molto positive: stimiamo infatti un incremento di fatturato complessivo superiore al 5%».

Il business estero ha visto una crescita nel 2020 pari a circa il 20%. «Anche nel 2021 continuiamo a sperimentare un andamento fortemente positivo, con un tasso simile a quello dello scorso anno, trainato dalle ottime performance di Polonia, Ucraina e altri Paesi dell’Est Europa – spiega il manager -. Il peso dell’export è aumentato costantemente in questi ultimi anni arrivando a valere circa il 12%.Guardando al futuro, l’obiettivo del gruppo sarà quello di sviluppare il business in Ue e allargare a nuove geografie nei Paesi del Golfo e in Asia continuando a consolidare il business domestico attraverso la progressiva crescita del segmento Bagnodoccia. Anche nel mercato degli ammorbidenti prosegue il trend positivo con Felce Azzurra, che a settembre ha raggiunto la leadership di segmento. Sul fronte dell’innovazione abbiamo effettuato l’introduzione delle ricariche spray automatiche per ambienti Felce Azzurra e dei saponi liquidi in formato ricarica. Infine, stiamo lavorando per rendere ancora più performante e competitivo il nostro portafoglio prodotti».

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