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Raffaello Napoleone (Pitti Immagine): “I numeri complessivi di Pitti Uomo tengono”


La diffusione della variante Omicron, più contagiosa, anche se per fortuna pare meno sintomatica, del Covid-19 ha portato ad una recrudescenza della pandemia in questo inizio di 2022, che non è certo partito sotto i migliori auspici. Ne sta risentendo notevolmente il settore fieristico della moda e del lusso. Dopo il rinvio di Vicenzaoro a marzo, nella speranza di una pandemia per allora nuovamente sotto controllo, si stanno moltiplicando le rinunce di grandi marchi di questi settori a sfilare nelle Fashion Week o a partecipare alle fiere. Il Pitti Uomo e Bimbo di Firenze, però, non intendono arrendersi, come dimostrano le parole rassicuranti di Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine, società organizzatrice del salone punto di riferimento mondiale della moda maschile.

Raffaello Napoleone – Pitti Immagine

“A una settimana dall’apertura di Pitti Uomo e di Pitti Bimbo i lavori in Fortezza da Basso vanno avanti con rigorose misure di sicurezza”, dice Napoleone in un comunicato, “con protocolli ancor più stringenti di quanto previsto dalle norme più recenti, sia durante gli allestimenti sia nei giorni di fiera. Molte collezioni sono negli spazi espositivi e in tutti i padiglioni si stanno montando gli stand e le strutture per i servizi”.
 
Il dirigente riconosce come alcuni espositori siano “in difficoltà”. “Non possiamo nasconderlo: le criticità maggiori si riscontrano in quelle aziende che, a prescindere dalla loro dimensione, si trovano strette tra casi di positività, quarantene e isolamenti fiduciari”, prosegue l’AD di Pitti Immagine. “In queste ultime settimane avevamo messo in conto che tutto ciò avrebbe potuto influire in alcuni casi sulla partecipazione al salone, ma i numeri complessivi a oggi tengono, anche sui fronti dei compratori e della stampa”. 
 
“Il punto è che Pitti Immagine ha fatto una scelta”, continua Napoleone, sottolineando come “sin dall’inizio della pandemia”, Pitti Immagine abbia fatto la scelta di “restare vicini alle aziende, ai compratori, cercare l’interesse dell’intero sistema moda”, adattandosi “all’evoluzione della situazione generale, mettendo sotto pressione l’azienda e i suoi conti. Abbiamo fatto patti trasparenti con i nostri clienti, rassicurati dalla positiva esperienza di giugno”, conclude l’AD evidenziando come l’azienda fiorentina si sia ispirata “alle scelte del nostro Governo, che ha deciso di conciliare a ogni costo l’irrinunciabile tutela della salute collettiva con l’indispensabile tutela delle attività economiche, condizioni necessarie l’una per l’altra”.

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