Pubblicato il
13 gen 2022
Tatras svela a Pitti Uomo 101 l’ultima tappa della sua evoluzione stilistica. In Fortezza da Basso, la firma giapponese di piumini luxury presenta una collezione “più contemporanea, attenta alle esigenze di un consumatore europeo e dalla proposta donna più femminile”, come racconta a FashionNetwork.com il marketing manager, Angelo D’Arcangelo.

Un percorso segnato da speciali collaborazioni che mirano ad incrementare l’awareness tra i più giovani. A creativi del calibro di Riot Hill e Sfera Ebbasta, si aggiungerà presto un nuovo nome, ancora top secret. “Il progetto è destinato a stupire sia per la caratura del personaggio, che per il suo approccio inedito al mondo della moda”, precisa D’Arcangelo
Insieme al focus sui giovani, al centro delle strategie aziendali rimane la sostenibilità, declinata in “capi ben fatti, durevoli e realizzati con materie prime selezionate tra i top supplier europei e giapponesi”, spiega il manager. Sul fronte della produzione, “evitiamo sprechi o scarti grazie ad ordini equilibrati e cerchiamo di inserire in collezione materiali autenticamente ecofriendly”.
A premiare la nuova rotta è il mercato. Dopo la scorsa stagione con ordini e fatturato in calo del 12%, la label punta a recuperare i livelli pre-covid nel 2022, anche alla luce del +18% registrato dalla pre-collezione. Oggi Tatras conta un network di quattro monomarca (due a Tokyo, Milano e Osaka) e circa 110 clienti attivi, di cui 60 in Europa e 50 in Asia, escluso il Giappone, che ne conta 180. Nel mercato nipponico, che incide per il 47% sul sell out, Tatras sta portando avanti un piano di razionalizzazione dei rivenditori, mentre registra segnali positivi da aree emergenti come Russia e Germania/Austria.
In attesa che rientri l’emergenza covid, il brand è già a lavoro per tornare a Milano e sulle passerelle parigine, “dove, prima della pandemia, presentavamo le nostre collezioni anche quattro volte l’anno”, conclude D’Arcangelo.
Copyright © 2022 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.