Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
17 gen 2022
Gradito ritorno ad una splendida forma per Prada, dove Miuccia Prada e Raf Simons hanno svelato la loro migliore collezione di abbigliamento maschile fino ad oggi, indossata dal miglior cast visto in città.

L’attore Kyle MacLachlan (interprete di Dune, Velluto Blu, I segreti di Twin Peaks, Sex and the City) ha aperto l’azione con un soprabito avvolgente da notte alta tagliato in maniera impressionante: come un duca di ritorno da un’escursione di successo in cui ha concluso molti affari. Ecco poi Jeff Goldblum (attore in Tutto in una notte, Jurassic Park, Thor: Ragnarok) in un cappotto da gentiluomo color nero opaco rifinito con grosse fasce da braccio in finto astrakan e finiture ultra larghe.
Laddove Kyle ha sfilato con eleganza ed un’aria nobile, sembrando molto a suo agio in questo ruolo, Jeff mulinava attivamente le braccia, come un nuotatore su onde leggere. E, con uno styling perfetto, il cappotto blu scuro di MacLachlan era elegantemente contrastato da pantaloni leggeri e guanti di pelle color azzurro cielo.
Il tutto messo in scena con magnificenza all’interno del magazzino principale del Deposito della Fondazione Prada, allestito come una cattedrale cinematografica con un tappeto giallo-verde chiaro che si arrampicava fin sulle svettanti colonne di cemento.
Trucco pallido, per gentile concessione di Pat McGrath, che si è aggiunto all’aspetto cinematografico del cast, spesso somigliante a grandi star dell’epoca del cinema muto. Fatto che non sorprende, perché ha sfilato una bizzarra miscela di attori dal volto fresco e di loro colleghi piuttosto stagionati, in un elenco comprendente Thomas Brodie-Sangster, Asa Butterfield, Damson Idris, Tom Mercier, Jaden Michael, Louis Partridge, Ashton Sanders e Filippo Scotti.

Ma la chiave di questa collezione è la finezza sartoriale, in una sfilata in cui Miuccia e Raf hanno suonato un’altra campana a morto per l’era informe dello streetwear di lusso dalle forme cascanti baggy. Protagoniste del défilé alcune giacche doppiopetto dal taglio sbarazzino con bottoni completamente nascosti; avvolgenti redingote spumeggianti in feltro e una splendida serie di cappotti chic da spia in stile Espressionismo tedesco con spalle iper larghe in rosso bruciato, grigio canna di fucile o blu di Prussia.
“La collezione celebra l’idea del lavorare – in tutti i diversi ambiti e significati. È qualcosa di pratico, da tutti i giorni. Ma in questo caso, sei formalmente importante. Non sei casual. E attraverso questi vestiti, sottolineiamo che tutto ciò che un essere umano fa è importante. Ogni aspetto della realtà può essere elegante e dignitoso. Elevato, e celebrato”, ha sottolineato Miuccia in un comunicato.
A causa delle preoccupazioni legate al Covid, il backstage era ufficialmente chiuso.
A pochi minuti dall’inizio della sfilata, quei soliti piagnucoloni di Diet Prada si lamentavano del fatto che Raf e Miuccia avevano copiato la silhouette voluminosa di Balenciaga. Simons e Prada avrebbero ripreso pari pari un look di Balenciaga che, a un occhio inesperto, pareva mostrare alcune somiglianze con uno dei loro cappotti in stile Stasi.
A un esame più attento, quell’estetica da negozio slavo dell’usato di Balenciaga risultava molto distante dal raffinato lusso italiano di Prada. Ma è inutile prendersela, i frignoni saranno sempre con noi, non è vero?

Diversamente, questa collezione di Prada includeva tute classiche e tute spaziali in nylon high-tech che sembravano ideali per trasportare un contatore Geiger in uno stabilimento radioattivo. Il tutto corredato di zaini e cartelle abbinati.
Diversi cappotti a palloncino nel nylon caratteristico del marchio in tonalità opportunamente lunatiche hanno completato lo show. Quasi tutti i look presentano alcune versioni del logo Prada a forma di V, fino alle assurde mini cartucciere indossate nella parte bassa della schiena.
E in una palese presa in giro metatestuale ai critici di Simons, che affermano che abbia sminuito il marchio rendendolo più cheap con gli infiniti rimandi alla V, fino ad includere criticatissimi orecchini a forma di V, il duo degli stilisti di Prada ha mandato in passerella dei mini orecchini da robot giocattolo, ma da uomo.
Con il propellente di base fornito da una fantastica colonna sonora comprendente dei remix di classici degli Human League, questa è stata semplicemente l’espressione di abbigliamento maschile più importante vista finora nel 2022. Molto bene.
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