Sfilate

Menswear a Parigi giorno tre: Rains, Rick Owens e Uniforme


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



21 gen 2022

La moda scandinava, che è stata di grande tendenza negli ultimi dieci anni, è finalmente arrivata su una passerella parigina giovedì, all’ora di pranzo, con l’energica sfilata di supereroi di Rains.

Rains – Kierkegaard cool
 
Rains è incentrato sull’outerwear funzionale, ma il suo direttore del design, Tanne Vinter, è stato abbastanza intelligente da prendersi molte licenze con questa collezione, mostrando tantissimi colori acidi; e decidendo di rischiare con proporzioni e silhouette.

Rains – Autunno-Inverno 2022/23 – Menswear – Parigi – Rains

“Questa collezione è molto incentrata sui colori. Quello che volevo era quella luce del nord, quei colori davvero misteriosi che vedi danzare nel cielo, ma come tirati fuori dall’oscurità, fuori dal cielo. Come il lime e il rosa che abbiamo mostrato oggi”, ha spiegato il designer di Rains.
 
A quello, Vinter ha aggiunto attraenti materiali semitrasparenti “per aggiungere profondità ai vestiti”, ha continuato lo stilista, un vichingo alto, biondo e sicuro di sé con un sorriso beffardo.

Le trasparenze hanno anche esaltato gli abiti 3D, alcuni rifiniti con un monogramma Rains. Mentre il senso del volume invernale di Vinter si mostrava fresco, spiritoso e arguto, in particolare nei fantastici stivali in piumino a coste orizzontali alti fino alla coscia o nei regali colletti e strascichi a sbuffo.
 
Rains è fondamentalmente un marchio globale di capispalla lifestyle con il piumino al centro. Ma creando uno show di uniformi complete e andando a cercare gli estremi, Vinter ha sviluppato una dichiarazione fashion di glamour invernale e futurismo funky perfettamente opportuna e tempestiva rispetto all’oggi. 
 
Un qualcosa che potrà riaprire le porte alla moda scandinava a Parigi, la capitale della moda più ostica del pianeta. Un’impresa non da poco.
 
Rick Owens – Luce, azione, stroboscopiche
 
È sempre necessario un po’ di impegno per guardare una sfilata di Rick Owens, specialmente in questa stagione, visto lo “show stroboscopico” che lo stilista americano ha riservato al suo pubblico, il quale è stato più o meno bombardato da luci lampeggianti, mentre i modelli sfilavano con lampade fluorescenti in testa.

Rick Owens – Autunno-Inverno 2022/23 – Menswear – Parigi – Rick Owens

Rick, almeno, ci aveva avvertito. E nessun ospite dello show al piano superiore del Palais de Tokyo ha avuto un attacco epilettico, quindi tutto è andato bene. Mentre il défilé era, beh, qualcos’altro.
 
Il concept del supereroe futuristico di Owens che torna da una battaglia diastrofica è stato uno dei più autorevoli visti nella moda degli ultimi dieci anni. E in questa stagione l’ha portato in un posto nuovo, montando lampadine a doppia fluorescenza lunghe mezzo metro su guerrieri aztechi. Che indossavano bulbose sciarpe e parka come modellati da Brancusi, mantelli minimalisti in pelle da cavaliere medievale e gonne a una gamba che si trascinavano dietro il tallone.
 
Però i più strani di tutti erano i copricapi in pelle e cavallino, forniti di maschere integrate. Che non ci hanno fatto pensare che fossero proprio i migliori elementi da far risaltare, ma ci sono andati vicino. 
 
Uniforme- Modalità Milly la Fôret 
 
A tutti piace parlare di sostenibilità, ma Uniforme la vive davvero.

Uniforme – Autunno-Inverno 2022/23 – Menswear – Parigi – Uniforme

Soprattutto in questa stagione, con la collezione raffinata che il brand ha presentato, composta da maglieria davvero invidiabile e capi utilitaristici cool. Il tutto mostrato in un video girato alla perfezione all’interno di una casa con padiglione in legno dotata di enormi finestre di vetro situata vicino a Fontainebleau: il paradiso di Airbnb.
 
Sembrava di essere nel bosco, poiché il cast interagiva con le rocce e l’antica foresta vicino alla città vecchia di Milly La Fôret.
 
Ancora più importante, Uniforme è un marchio sostenibile, in quanto i designer non producono una grande quantità di prototipi, ma lavorano direttamente con artigiani e piccole fabbriche, riducendo così gli sprechi. Chiunque sia stato testimone diretto di stilisti fra i più grandi di tutti che si affrettano a modificare le loro collezioni da diverse centinaia di look a soli 50 passaggi la sera prima di uno show, saprà cosa intendiamo.
 
“Vogliamo essere un’azienda su scala ridotta e vogliamo essere un marchio fuori moda. Più un guardaroba in evoluzione, alla ricerca della nostra perfezione”, ha affermato Rémi Bats, che insieme a Hugues Fauchard ha co-fondato il marchio, dopo che i due si sono incontrati alla scuola di moda parigina Studio Berçot.
 
In questa stagione, hanno evoluto i loro maglioni a trecce con collo alto e doppio colletto e i loro pullover architettonici che si appoggiano delicatamente sulla schiena. Inoltre, le eleganti outer-shirts confezionate con flanella di Fox Brothers erano molto attuali. Capi casual intelligenti fatti di rimanenze di magazzino, come oltre il 90% della collezione. Difficile diventare più sostenibili di così.

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