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Menswear a Parigi giorno quattro: Jil Sander, Paul Smith, Isabel Marant e Jeanerica


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



23 gen 2022

Questo venerdì, la settimana della moda maschile di Parigi ci ha portato in giro per la città: una cattedrale evangelista, un palazzo dai muri bugnati, uno showroom nel Marais e una palazzina in Place des Victoires. Siamo andati a vedere Jil Sander, Paul Smith, Isabel Marant e Jeanerica.
 
Jil Sander: moda diabolica in una cattedrale yankee
 
Tagli maschili con dettagli femminili per questa sensazionale collezione di Jil Sander, costellata di tanti simboli astrologici frequentemente diabolici, e presentata nella Cattedrale americana di Parigi.

Jil Sander – Autunno-Inverno 2022 – Menswear – Parigi – Jil Sander

L’imponente chiesa yankee in stile neogotico è stata illuminata da gigantesche luci cinematografiche, per assaporare al meglio la potenza di questa collezione per l’inverno 2022.
 
Composta da volumi maestosi, ma mai magniloquenti, e da proporzioni degne del mantello di un genio del male, la collezione è stata realizzata in opulenti cashmere a lisca di pesce o color panna ed eleganti smoking confezionati in morbida lana.

Il tutto in una tavolozza scura: nero, mastice, arancio bruciato, con una punta di ecrù. Praticamente tutti i capi sono stati valorizzati con inserti in pizzo o all’uncinetto, per un maggiore fascino ed equilibrio. Tutto sembrava perfettamente al proprio posto sotto l’alto soffitto di quercia, in mezzo al coro di pietra e alle colonne di marmo.
 
Ma le idee più geniali sono stati gli otto cappotti a collo alto, i maglioni avvolgenti, le camicie di cotone e persino i pigiami ricoperti di stencil lucidi di simboli astrologici, che rappresentavano capre brutte e cattive e satiri birichini accanto a Toro, Ariete o Vergine.
 
Il tutto completato da stivali massicci con distintivi in ​​metallo, borse a tracolla rettangolari in stile cassetta degli attrezzi ed enormi borse della spesa, che conferivano all’insieme un aspetto funzionale.
 
E anche lo styling era ottimo, con molte sciarpe di seta indossate in guisa di cinture o cinturini. La colonna sonora, al contrario, era un po’ approssimativa, incluso il pezzo “Summertime Clothes” degli Animal Collective. Per una collezione invernale? Ma stiamo facendo i pignoli, perché questo show è stato davvero brillante e la collezione è la più forte concepita fino ad oggi dal duo di stilisti Lucie e Luke Meier per la maison Jill Sander. I due sono venuti a salutare il pubblico con tranquilla dignità, prima di baciarsi mentre rientravano nel backstage, collocato in sacrestia.
 
Paul Smith: Fino all’ultimo respiro in salsa britannica
 
Francamente, è un vero peccato che la pandemia abbia impedito a Paul Smith di presentare una sfilata fisica. Lo stilista si è dovuto accontentare di un video di nove minuti, per quella che è stata la sua più bella dimostrazione di abbigliamento maschile da diversi anni a questa parte.

Paul Smith – Autunno-Inverno 2022 – Menswear – Parigi – Paul Smith

Ispirandosi alla New Wave e alle grandi icone del cinema indipendente, le camicie di seta e cotone propongono le locandine dei film anni Sessanta in una versione grafica e colorata: da collezionare immediatamente.
 
Fino all’ultimo respiro era così moderno. L’ho visto per la prima volta a 18 anni, quando vivevo a Nottingham, e tutti questi film francesi erano davvero fantastici”, ha dichiarato entusiasta Paul Smith durante una presentazione privata nella sua dimora con mura bugnate nel Marais, il quartier generale della maison a Parigi.
 
Per questa collezione ha lavorato anche sui filtri blu dei film di David Lynch e su una giacca a doppio petto in Principe di Galles che ricorda L’uomo che cadde sulla Terra. La musica di questo video, che mostra le modelle intente a sfilare in una sala da ballo, è stata interamente composta da un vecchio amico di Paul, Richard Hartley, che ha scritto le musiche per il Rocky Horror Picture Show ed è un ex collaboratore del regista Nicolas Roeg.
 
Un mucchio di pullover irlandesi lavorati a mano, vari berretti e sciarpe, ma anche meravigliose maglie spesse nei toni del lampone o del blu avio, realizzate a mano in Scozia.
 
Sir Paul ha anche creato dei volumi molto astuti, dei pantaloni a scacchi in crêpe di lana con inattese pieghe rovesciate, come quello indossato da Bowie in quell’iconica fotografia nella quale indossa pantaloni ampi e maglione super attillato by Paul Smith. Altro riferimento cinematografico: i comodissimi montoni, nei toni del rosso e del marrone, lo stile preferito da Jean-Luc Godard.
 
“La cosa fantastica è che queste persone erano critici cinematografici, come Godard, che si dissero: ‘Voglio fare qualcosa di diverso’. E così lui ha realizzato il suo primo film per meno di cinquantamila euro. Questo fatto mi ha ispirato molto per lanciarmi e provare ad aprire il mio negozio, la mia griffe”, ha spiegato Sir Paul.
 
Isabel Marant – Divani, non vestiti
 
Sarà stata la fatica, dopo dieci giorni consecutivi di sfilate e presentazioni di abbigliamento maschile, ma a un primo esame la cosa più interessante della sfilata di Isabel Marant sono stati i divani.

Isabel Marant – Autunno-Inverno 2022 – Menswear – Parigi – Isabel Marant

Magnifici sofà ondulati in pelle invecchiata color peltro, dotati di quell’eleganza retrò-moderna che mancava agli abiti. Questo inverno 2022 trabocca di lana spessa e confortevole, ma dall’aspetto troppe volte, come dire… banale.
 
Se c’è una cosa che ci aspettiamo dall’abbigliamento e dalle sfilate di Isabel Marant è il punch, quel tocco di grinta in più, ma tutte quelle felpe invernali con pannello a contrasto, quei parka oversize in giallo Verona o blu o quei laschi pullover a trama larga da dopo sci erano più convenzionali che cool.
 
Detto questo, c’erano dei superbi outfit in denim con fantasie apache, sovracamicie e giacche da operaio molto chic, in kaki, e alcuni bei jeans con una stampa marmorizzata craquelé. Il tutto completato dal capo che salva la collezione: un’eccellente versione alta per uomo delle tipiche sneaker signature di Isabel, la cui versione da donna è un successo mondiale.
 
Eppure, alla fine il ricordo di questa sfilata che rimarrà nella mente di tutti sono le chaise longue.
 
Jeanerica – Euro denim nel Marais
 
Sono tutti fanatici dell’autentico blue denim da Jeanerica, brand svedese nato da un amore sconfinato per il tessuto più democratico del mondo.

Jeanerica – Autunno-Inverno 2022 – Jeanerica

Lanciato nel 2018 da un’esperto di moda scandinavo ex dipendente di Acne, Jeanerica offre tutti i tipi di forme attillate, in denim italiano di alta qualità. Tessuti che riuscivano a sembrare allo stesso tempo robusti e flessibili. Prodotti in Turchia, in fabbriche che promuovono lo sviluppo sostenibile, i jeans, i giubbotti e le sahariane dai tagli generosi presentati nel Marais erano tutti ricchi di classe. E il grande mix di colori era perfetto: blu notte, blu oltremare, ecrù luminoso e azzurro sbiadito.
 
Aggiungete alcune fantastiche felpe, create in combinazioni di cotone riciclato e riutilizzato per “creare una sensazione al tocco e una finitura schiumose”, ha spiegato il fondatore Jonas Cason, ex boss di Acne Studios, che ha fondato Jeanerica, azienda di jeans europea, insieme a Lena Patriksson Keller, fondatrice e presidente del Patriksson Group e membro del consiglio d’amministrazione di H&M.
 
In ogni caso, non c’è nulla di generico in Jeanerica.

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