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Chiara Ferragni è alla ricerca di un investitore


Versione italiana di

Laura Galbiati

Pubblicato il



24 gen 2022

Chiara Ferragni vuole mettere il turbo. Dopo aver riorganizzato le proprie attività, la famosa influencer italiana, che conta più di 26 milioni di iscritti su Instagram, intende aprire il suo capitale per accelerare la crescita. In particolare, è alla ricerca di un fondo di investimento per sostenere l’espansione di Fenice (ex Serendipity), l’azienda che produce il marchio di prêt-à-porter e accessori che porta il suo nome, e ha dato mandato alla banca francese BNP Paribas di supportarla in questa operazione.

Chiara Ferragni alla sfilata haute couture di Schiaparelli il 24 gennaio – Instagram

“Abbiamo sempre avuto l’idea di avere un fondo nel nostro capitale, ma prima dovevamo ristrutturare l’azienda dal punto di vista finanziario e ritrovare l’armonia. Oggi, dopo due anni di lavoro da quando ho assunto la direzione della società, con già i primi risultati, è giunto il momento giusto per avere un partner finanziario”, ha dichiarato Chiara Ferragni al supplemento economico del Corriere della Sera, senza tuttavia precisare la quota che intende vendere, né come sarà riorganizzato l’azionariato.
 
Fenice è una delle due società create dalla giovane imprenditrice. Fondata nel 2013 per gestire il brand Chiara Ferragni Collection, è di sua proprietà per il 32,5%, della società di investimento Alchimia di Paolo Barletta per il 40%, di Nicola Bulgari per il 13,75% e delle famiglie Barindelli e Morgese per il 13,75%. L’influencer è stata nominata nel 2020 Amministratore Delegato di Fenice, mentre l’azienda ha approvato un nuovo piano industriale e un aumento di capitale di 3,5 milioni di euro, assumendo la gestione diretta dell’e-commerce.

Chiara Ferragni ha l’ambizione di creare un brand lifestyle attorno al suo nome e negli ultimi tempi ha moltiplicato le licenze, stringendo una serie di nuove collaborazioni: abbigliamento e accessori con Swinger International (Genny), intimo e beachwear con Velmar di Aeffe (Moschino), moda bambino con Monnalisa, prodotti per bambini come mobili e passeggini con Nanan, gioielli con Morellato, occhiali con Safilo, cancelleria con Pigna, scarpe con Mofra. Ha inoltre recentemente lanciato una linea di make up, guidata internamente, prodotta da Intercos e distribuita da Douglas, mentre presto dovrebbe diversificarsi anche nel profumo.
 
Questa strategia ha fatto crescere il giro d’affari, che nel 2021 ha registrato 26 milioni di euro (contro 1,2 milioni nel 2020, con una perdita operativa lorda di 500.000 euro). Nel 2022 Fenice dovrebbe fare ancora meglio, visto che punta a 61 milioni di euro di ricavi con un Ebitda di 2,4 milioni di euro.
 
L’altra parte dell’impero di Chiara Ferragni, che nel 2021 ha realizzato un fatturato complessivo di 46,3 milioni di euro, è organizzata attorno alle attività di consulenza e promozione dell’immagine. Da una parte con Tbs Crew (6,8 milioni di euro di fatturato), che presidia il sito The Blond Salad, all’origine del successo dell’influencer, che oggi ne è l’unica azionista, e dall’altra con Sisterhood srl (13,5 milioni di euro nel 2021). Costituita nel 2018 per occuparsi della gestione del marchio e dell’ideazione delle campagne pubblicitarie, questa società sarebbe destinata ad assumere un ruolo di holding, secondo il Corriere della Sera, controllando di fatto Tbs Crew.
 
Nel secondo semestre di quest’anno, l’imprenditrice trasferirà le proprie attività in nuovi e spaziosi uffici nella centralissima Via Turati a Milano. Oggi il gruppo impiega una ventina di persone. Il marchio è distribuito, oltre che attraverso l’e-commerce, in due punti vendita a Milano e Cortina d’Ampezzo e nei principali department store. Il suo primo mercato è l’Italia (50%), seguita dall’Europa (40%).

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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