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Tod’s chiude il 2021 in salita del +38,7% sul 2020 ma ancora leggermente sotto al 2019


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25 gen 2022

Tod’s ha reso noti i risultati finanziari preliminari relativi all’esercizio 2021, che vedono ricavi pari a 884 milioni di euro, in salita del +38,7% sul 2020 ma in calo del -3,5% rispetto al 2019; i ricavi del quarto trimestre, invece, hanno messo a segno un +9,6% sul 2019 (+41,6% sul 2020).

Tod’s – Autunno/Inverno 2022 – Menswear – Milano – © PixelFormula

“Il 2021 si chiude con risultati di vendita positivi e superiori alle nostre aspettative di inizio anno. I ricavi del gruppo sono tornati a livelli prossimi a quelli pre-Covid, spinti dalla accelerazione di Tod’s nella seconda parte dell’anno e dalla forte crescita di Roger Vivier”, ha commentato il Presidente e AD del gruppo (a cui fanno capo i marchi Tod’s, Hogan, Roger Vivier e Fay) Diego Della Valle. Le vendite hanno registrato un progressivo miglioramento e nel quarto trimestre sono state in crescita significativa rispetto allo stesso periodo del 2019. A livello geografico la graduale ripresa nei mercati occidentali si è aggiunta agli ottimi risultati registrati dai nostri marchi in Cina, e nel continente asiatico in generale, con un andamento che riflette il graduale miglioramento delle condizioni di mercato, ma soprattutto conferma il grande apprezzamento dei clienti per la qualità e la creatività delle nostre collezioni”.
 
Il marchio Tod’s ha registrato un progressivo miglioramento dei risultati durante l’anno chiudendo a 428,3 milioni di euro (+44% sul 2020 a cambi correnti, -6,1% a cambi costanti sul 2019), con una crescita a doppia cifra nel quarto trimestre rispetto al 2019 e andamenti positivi in tutte le aree geografiche. Roger Vivier ha realizzato un fatturato di 229,6 milioni di euro, in salita del 43,5% sull’anno precedente e del 16% rispetto al 2019. Hogan ha chiuso l’anno a 176,7 milioni di euro (+24,9% sul 2020 e -10,1% sul 2019) e Fay a 48,2 milioni di euro (+28,4% sul 2020 e -14,5% sul 2019), risentendo maggiormente della loro maggiore esposizione ai mercati italiano ed europeo e al canale wholesale.

Per quanto riguarda le diverse categorie di prodotto, le calzature hanno registrato un giro d’affari di 703,2 milioni di euro, in crescita del +35,5% rispetto all’anno precedente e contenendo la flessione sul 2019 al -3%. Pelletteria e accessori si sono attestati a 120,1 milioni di euro (+63,6% sul 2020 e +0,5% sul 2019), mentre l’abbigliamento con un fatturato di 59,5 milioni di euro è salito del 34,5 sul 2020 (-4,9% rispetto al 2019).
 
Analizzando le diverse aree geografiche, spicca la performance della Greater China, che con 313,4 milioni di euro è cresciuta del +59,5% rispetto al 2020 ma anche del 45,9% sul 2019. Tutte le altre zone hanno registrato flessioni più o meno elevate rispetto ai livelli pre-pandemia ma crescite a doppia cifra sul 2020, con un balzo di ben il +76,8% nelle Americhe.
 
Per quanto riguarda i canali distributivi, il canale diretto, che comprende anche l’online, ha totalizzato 659,4 milioni di euro nell’esercizio 2021, in crescita del 3,1% rispetto al dato del 2019 (circa il 75% del fatturato del gruppo). Resta negativo il risultato del canale wholesale, che sta vivendo uno ridimensionamento strutturale, soprattutto in Europa e USA.
 
“Il canale e-commerce ha registrato risultati eccellenti, con ricavi in crescita a tripla cifra, rispetto al 2019. L’accurata revisione della nostra rete distributiva fatta negli ultimi due anni ne ha fortemente migliorato la produttività e, nel complesso, il canale diretto ha registrato nell’esercizio risultati superiori a quelli del 2019”, conclude Della Valle. “Le prime indicazioni che riceviamo dalle nuove collezioni PE 22 attualmente nei negozi sono molto positive e ci fanno guardare con ottimismo al 2022, fatta salva l’eventualità di un possibile cambiamento delle condizioni del mercato attuale a causa della pandemia”.

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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