Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
26 gen 2022
Sebbene la pandemia non sembri finita, gli stilisti hanno raddoppiato gli sforzi per offrire agli uomini un guardaroba versatile per l’Autunno-Inverno 2022/23, sofisticato e rilassato, ma profondamente rinnovato, come illustrato dalla maratona di sfilate di moda uomo che, da Milano a Parigi, si è conclusa domenica 23 gennaio. Lo stile cocooning, che ha prevalso durante il periodo dei ripetuti lockdown, è stato definitivamente dimenticato con un netto ritorno a un vero desiderio di moda. Ma l’evoluzione viene fatta con morbidezza, con collezioni bilanciate da una nuova confortevole eleganza urbana, dove la silhouette è ridefinita da proporzioni, tagli e texture innovative, mentre l’enfasi è posta sui capispalla, nuovi pezzi chiave del guardaroba maschile.
1- Il completo rivisitato
Via tute e pigiami! Il prossimo inverno, il completo si riprende la scena. È rielaborato con precisione e disponibile in tutti i tipi di materiali (seta, velluto, denim, tweed, flanella, lana e persino in pelle senape da Bianca Saunders). Si assiste al ritorno del blazer doppiopetto in diversi modelli.
La giacca si allunga, così come le maniche, e prende volume, soprattutto sulle spalle. È curva, spesso “quadrata”, con spalle imponenti, oppure completamente destrutturata, o ancora assume una nuova forma arrotondata. Anche i pantaloni sono oggetto di costruzioni ricche d’inventiva, nella chiusura, nelle pieghe, nelle pince, così come nella forma, ad esempio con gambe arcuate.
2- Il tailleur con la gonna
L’abito a tunica e la maxi gonna, visti e rivisti da qualche stagione nelle collezioni uomo, non sono più un tabù. Proprio come i gioielli, ormai indispensabili per ogni uomo nel proprio look quotidiano. In questo lungo cammino verso una totale assenza di differenziazione dei generi, mancavano solo l’abito da sposa e il tailleur. Il passo è stato fatto in questa stagione.
Il primo è apparso nell’ultima collezione di Virgil Abloh per Louis Vuitton, mentre il tailleur è stato proposto da alcune audaci maison. Dolce & Gabbana con un tailleur classico pied-de-poule, Moschino con blazer e minigonna plissettata turchese, JordanLuca con un tailleur di lana giallo oro composto da una lunga giacca doppiopetto e un kilt. Dal canto loro, EgonLab e Miguel Vieira variano sul tema aggiungendo al loro completo classico una gonna a pieghe tagliata nello stesso tessuto, che si sovrappone ai pantaloni.
3- Il pantalone della tuta sdoganato
È il nuovo pantalone per eccellenza. Abbandona il suo registro rigoroso e confortevole (pensato per sdraiarsi nel proprio soggiorno) per trasformarsi in un capo super chic ed essenziale del guardaroba, da indossare, come parte sotto dell’abito, con una giacca. Pratico con la coulisse, acquista un nuovo status, soprattutto se proposto dritto con la piega sul davanti. Che sia cadente, affusolato o chiuso all’altezza della caviglia, il pantalone da jogging si presta a mille interpretazioni. Squarciato da Sankuanz, a cavatappi da Y/Project. Molto di classe in maglia ocra da Rhude o in un sublime cashmere da Brioni.
4- Yeti
Sebbene la pelliccia venga progressivamente bandita da tutte le case di moda, non è mai stata così presente sulle passerelle, realizzata però con nuovi materiali. Si ritrova in particolare nei colletti grandi e nei revers foderati o nei manicotti a metà braccio. Il cappotto, in particolare la giacca a pelo lungo, spesso tinta in colori pop (celeste da Dries Van Noten), deve far parte del guardaroba del prossimo inverno. Naturalmente con gli stivali foderati abbinati, per un perfetto look da yeti.
5- Il giubbotto di montone
Il capospalla è al centro di ogni attenzione. Accanto alla giacca di pelliccia, altri capispalla tradizionali si stanno rivelando i veri pezzi forti del guardaroba post-pandemia. Come il giubbotto da aviatore, altro capo irrinunciabile proposto in tutte le salse, il piumino extra large e colorato, il parka tre quarti… E soprattutto il giubbotto in shearling o lana riccia che troviamo ovunque, volentieri rivisitato, come da Y/Project, che lo scompone, o totalmente trasformato da Jonathan Anderson, che sia per Loewe o nella sua stessa collezione, mentre da Hermès la fodera col pelo si colora di blu.
6- Il plaid
Il concetto di protezione continua. Si rivela in particolare attraverso la stratificazione dei vestiti e le giacche multicollo, ma anche attraverso l’ibridazione dei tessuti, e in particolare dei plaid-stola che si innestano sugli abiti. La coperta esce dalla camera da letto per uscire all’aria aperta.
A righe o con i suoi riconoscibili riquadri tartan, si trasforma in tunica con strascico da Rick Owens, in mantello-poncho multistrato da Dsquared2 o White Mountaineering. Il plaid con frange si trasforma in un cappotto con cappuccio da Kenzo, mentre Bluemarble utilizza le classiche coperte con bordi in raso per confezionare i suoi cappotti.
7- Il piumino trapuntato
Il piumino trapuntato è ancora in ascesa e si propaga nei guardaroba del prossimo inverno, al di là del classico piumino o cappotto. Si trova in passamontagna con cappuccio e sciarpe enormi che sembrano coperte, persino sacchi a pelo, dove il corpo, il collo e la testa vengono come afferrati (Justin Gall, Hed Mayner, Y/Project, Rains, Dsquared2).
In molti gilet stile giubbotti di salvataggio o giubbotti antiproiettile, sono simili a corazze futuristiche (Rick Owens, A-Cold-Wall). Senza dimenticare gli ingombranti pantaloni in stile Bibendum per andare a sciare (Dolce & Gabbana, EgonLab, Spyder), la tendenza degli sport invernali seduce più di uno stilista.
8- Il passamontagna
La mascherina anti-Covid ha lasciato il segno e sarà ricordata a lungo. Questo si riflette sulle passerelle nei volti sistematicamente nascosti, in particolare attraverso il passamontagna, in procinto di diventare l’accessorio fondamentale del prossimo inverno. Paul Smith lo propone in lana nelle sue tipiche righe sottili, Sulvam in un tessuto pied de poule. È a forma di cuore da Loewe, abbinato ai completi o decorato con il famoso monogramma della maison da Louis Vuitton. In versione passamontagna in lycra o sottocasco da pilota, permette di avere un look da cattivone quando è chiuso con la cerniera lampo, mantenendo solo due fessure per gli occhi (Sankuanz, Rick Owens, Walter Van Beirendonck).
In generale, il cappello diventa il pezzo essenziale per definire la nuova silhouette maschile. Che si tratti di un berretto, di una cuffia peruviana, di un cappello di feltro, da cowboy o di un altro tipo, è onnipresente.
9- Lo stivale a mezza coscia
L’uomo s’impadronisce in questa stagione anche di un altro simbolo della femminilità, riappropriandosi di un accessorio che in un lontano passato apparteneva al guardaroba maschile: gli stivali alti fino alla coscia. GmbH li offre molto alti e in diversi tipi di pelle. Da Rick Owens, sono sopraelevati grazie alle zeppe. Sean Suen li immagina come stivali neri delle sette leghe. Gli stivali alti si trovano da Acne Studios e Louis Vuitton, mentre da Moschino prendono la forma di ghette in pelle colorata rimovibili che salgono fino alla coscia.
10- La scarpa Mary Jane
I couturier si sono particolarmente distinti in questa stagione nella creazione di scarpe originali, come gli zoccoli ricamati in feltro grigio di Dior, realizzati con Birkenstock, che saranno sicuramente un successo. Ma anche esplorando una calzatura bassa e chiusa con uno o più cinturini, ispirata al classico modello femminile Mary Jane, che potrebbe benissimo trovare posto nel guardaroba maschile. Fendi ne offre una versione lussuosa montata sul cinturino di un orologio. Grace Wales Bonner opta per un modello più sportivo con cinturino largo. Hed Mayner la declina in una ballerina piatta.
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