Industria

Il sito italiano “The unseen profiles” vuole avvicinare aziende e creativi multiculturali


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



7 feb 2022

Il movimento “Black lives matter” ha dato visibilità alle minoranze da due anni a questa parte. Ma dietro lo scintillio delle passerelle e dei magazine, dove le modelle extraeuropee sono finalmente riuscite a porre fine alle discriminazioni all’interno del fashion system, la realtà è ben diversa. Per dar voce ai tanti talenti delle minoranze – asiatiche, africane e simili – che hanno la sede in Italia, Michelle Francine Ngomno, fondatrice dell’Afro Fashion Association di Milano, ha creato la piattaforma “The unseen profiles”.

il sito vuole promuovere l’inclusione nelle aziende – theunseenprofiles.com

L’italo-camerunense ha fondato la propria associazione nel 2015 con Ruth Akutu Maccarthy, di origine ghanese, per promuovere la moda africana in Europa. Ngomno è anche la figura che sta dietro il collettivo Wami (We are made in Italy) lanciato nel 2020 con i designer Stella Jean ed Edward Buchanan e sostenuto dalla Camera Nazionale della Moda (CNMI). Progetto che ha permesso a un piccolo gruppo di stilisti africani con sede in Italia di partecipare da due anni alla Milano Fashion Week. E ancora una volta saranno loro che apriranno la prossima settimana della moda femminile il 23 febbraio.
 
Forte di questa esperienza, Michelle Francine Ngomno ha voluto andare oltre, declinando il suo sito theunseenprofiles.com in inglese e aprendolo a tutti i settori, dalla moda all’architettura, dallo sport all’ingegneria, ecc. Ngomno vuole promuovere una più equa distribuzione delle opportunità, rimuovendo gli ostacoli invisibili che ancora spesso impediscono ai giovani con un background di immigrazione di ottenere un colloquio.

L’obiettivo è sbloccare la situazione nel cuore del settore, lontano dai media e dalle campagne inclusive di facciata promosse dai marchi negli ultimi tempi. La piattaforma, sostenuta da Vogue Italia, è stata “creata con l’obiettivo di essere un punto di incontro tra professionisti e aziende caratterizzati da una sensibilità evoluta verso i temi dell’inclusività”, spiegano in un comunicato i promotori del progetto.
 
L’Afro Fashion Association collabora quindi con le aziende che “riconoscono il forte potenziale di un contributo culturale diversificato all’interno del mondo del lavoro e sono desiderose di dare un nuovo impulso alle proprie attività assumendo i migliori candidati disponibili sul mercato, applicando una politica di gestione della diversità”, sottolineano, indicando che il sito si basa su un database di oltre 3.000 persone, messo assieme negli ultimi sei anni.
 
Le offerte di lavoro o di ricerca di lavoro vengono presentate insieme. “Le aziende potranno accedere ai servizi della piattaforma attraverso abbonamenti personalizzati, che finanzieranno le attività dell’Afro Fashion Association. I candidati beneficeranno delle attività di mentoring offerte dal team della piattaforma”.

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