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Shiseido: previsioni timide per il 2022


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



9 feb 2022

Il gruppo giapponese di cosmetici Shiseido ha espresso mercoledì previsioni di utili modeste per l’anno finanziario 2022, a causa del “prolungato impatto” del Covid-19 sulla propria attività, in particolare nei suoi due mercati principali, Giappone e Cina.

Foto: Shiseido – DR

Shiseido prevede un leggero calo dell’utile netto quest’anno, a 40 miliardi di yen (303 milioni di euro all’attuale tasso di cambio), contro i 42,4 miliardi di yen del 2021, dopo una perdita di 11,7 miliardi di yen registrata nel 2020 a causa della pandemia. D’altra parte, il gruppo prevede un aumento del proprio utile operativo a 60 miliardi di yen nel 2022, contro i 41,6 miliardi di yen dello scorso anno, quasi tre volte di più rispetto al 2020.
 
Le sue vendite quest’anno dovrebbero salire a 1.100 miliardi di yen (8,3 miliardi di euro), poco meglio dei 1.035 miliardi di yen di ricavi generati lo scorso anno (+12,4% in un anno). Shiseido ha citato “l’impatto prolungato del Covid, comprese le varianti” e i rischi per il proprio business determinati dalla ripresa ritardata del mercato giapponese e dai recenti nuovi lockdown in Cina, Paese che continua ad applicare una strategia zero Covid.

Insieme, il Giappone e la Cina hanno rappresentato il 53% delle vendite globali di Shiseido lo scorso anno. Le sue vendite nel mercato domestico del Giappone, dove i consumi delle famiglie rimangono deboli e dove i turisti stranieri sono ancora banditi a causa del Covid-19, sono diminuite dell’1,4% lo scorso anno, ma sono rimbalzate del 19% in Cina, a parità di perimetro.
 
Per emanciparsi dal peso della Cina e rafforzarsi in altri mercati, Masahiko Uotani, CEO di Shiseido, ha spiegato nell’ottobre 2021 sulle colonne del quotidiano Financial Times che stava valutando acquisizioni di marchi di skincare, in particolare in Europa e nel Stati Uniti, ma anche in India e Africa.
 
Inoltre, nel 2021, le vendite di Shiseido sono aumentate del 30% nella zona delle Americhe e del 17% nella regione EMEA (Europa-Medio Oriente-Africa). Nel Travel Retail l’incremento è del 18%. Questo segmento è importante per il gruppo giapponese, in quanto riguarda principalmente la vendita di prodotti prestige, settore sul quale Shiseido vuole ora puntare con attenzione, mettendo nel mirino in particolare il dinamico segmento dello skincare.
 
L’anno scorso, Shiseido ha venduto il suo business nei prodotti per l’igiene e la bellezza rivolti al grande pubblico al fondo di investimento CVC. Una cessione che probabilmente gli ha evitato di registrare una perdita netta per il secondo anno consecutivo. Inoltre, nell’agosto 2021 la filiale americana del gruppo Shiseido Americas si è liberata dei marchi di makeup Buxom, BareMinerals e Laura Mercier, vendendoli ad AI beauty Holdings Limited, nuova struttura formata dalla società Advent International.
 
Sulla scia di questi risultati, Shiseido ha annunciato una nuova cessione: quella delle sue attività di prodotti professionali per i saloni di parrucchieri in Giappone e altre nazioni dell’Asia, che andranno alla tedesca Henkel per un controvalore di 93 milioni di euro.

Con AFP

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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