Industria

Vola il Made in Italy, margini di crescita per 82 miliardi


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Adnkronos

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17 feb 2022

”Mentre il panorama dei mercati sta cambiando e la competizione globale sta modificando i sistemi industriali, c’è una caratteristica del nostro paese che rimane solida: uno stile di vita fatto di cultura, storia, arte, bellezza ed eleganza, fuso con i tratti distintivi tradizionali delle produzioni industriali italiane riconosciute per il design, la cura dei dettagli e la qualità dei materiali. Il Made in Italy è il modello che i consumatori internazionali cercano quando acquistano i nostri prodotti. Cercano il ‘Bello e Ben Fatto’, che non riguarda solo i settori tradizionali come l’alimentare, la moda e l’arredamento, ma anche altri settori chiave come la cosmetica, la ceramica, la nautica, l’automotive, il ciclo e il motociclo e l’audio-video”. Così la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, presentando al Padiglione Italia di Expo Dubai il Rapporto Esportare la Dolce Vita, realizzato dal Centro Studi Confindustria, in collaborazione con Unicredit e con il contributo di Sace, Netcomm e Fondazione Manlio Masi – Osservatorio nazionale per l’Area Affari Internazionali e gli scambi.

Barbara Beltrame Giacomello

”Il Bello e Ben Fatto italiano”, ha ricordato Beltrame, “vale 135 miliardi di euro e rappresenta una parte consistente delle esportazioni complessive dell’Italia. Ma soprattutto ha un margine di potenziale incremento delle esportazioni pari a 82 miliardi di euro. E tra i mercati più promettenti ci sono gli Emirati Arabi Uniti”.

Già importante meta dell’export italiano, soprattutto per gioielleria e oreficeria, gli Emirati Arabi Uniti – emerge dal Rapporto Esportare la Dolce Vita – sono il secondo mercato, tra gli emergenti, con un potenziale export di 3,2 miliardi di euro.



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