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Foot Locker rivede al ribasso le previsioni 2022 a seguito del dietrofront di Nike


Di

Reuters

Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



2 mar 2022

Le previsioni annuali del distributore americano di articoli sportivi sono deludenti e ne riflettono le difficoltà. Il suo principale fornitore, Nike, vuole privilegiare la vendita diretta.

Foot Locker

Nike rappresenterà il 60% degli acquisti totali della catena nell’anno fiscale 2022, rispetto al 70% del 2021 e al 75% nel 2020, ha riconosciuto la società in una conferenza seguita alla presentazione degli utili.
 
Il cambiamento interviene dopo un voltafaccia di Nike, che ha deciso da ora in poi di concentrare la propria strategia sulle vendite dirette. Foot Locker, dal canto suo, sta cercando di diversificare la sua offerta.

“Abbiamo sempre pensato che la posizione di Foot Locker, partner strategico di Nike, avrebbe protetto il brand dalla decisione dell’azienda di Beaverton di puntare sulla vendita diretta… ma questo è un cambiamento drastico”, sottolinea Tom Nikic, analista di Wedbush. “È difficile vedere il lato positivo della cosa”.
 
Nike, che sta sperimentando difficoltà negli approvvigionamenti e ha dovuto fare i conti con diverse chiusure dei suoi stabilimenti produttivi lo scorso anno, sta cercando di riposizionare la propria strategia verso la vendita diretta, invece che su quella all’ingrosso.
 
Nell’ultimo trimestre, le vendite dirette del marchio della Virgola hanno raggiunto i 4,7 miliardi di dollari (4,22 miliardi di euro), ovvero il 40% delle sue vendite totali.

Il negozio aperto nel maggio 2021 a Barcellona, ​​in Spagna. – Foot Locker

“Abbiamo sempre accesso a tutti i prodotti. Dobbiamo solo affrontare un adeguamento delle quantità”, ha chiarito il CEO di Foot Locker, Richard Johnson, nel corso della stessa conferenza.
 
Foot Locker sta cercando di affidarsi ad altri marchi, come Adidas, Puma e Timberland, per limitare i rischi causati dalla nuova strategia di Nike, sviluppando contemporaneamente la propria offerta di abbigliamento e lanciando dei marchi propri per diversificarsi.
 
La società prevede un calo delle vendite su base comparabile nell’ordine dell’8-10% nell’esercizio 2022, con utili rettificati stimati tra 4,25 e 4,60 dollari (3,82-4,14 euro) per azione. In media, gli analisti si aspettavano 6,49 dollari (5,83 euro) per azione, secondo le stime di Refinitiv.

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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