Moda

L’e-tailer di occhiali Mia Burton cresce nella distribuzione, con gli accordi per i marchi Garrett


Un settore in forte ripresa e da sempre un’eccellenza del made in Italy, quello dell’occhialeria, sia come prodotto finito sia come filiera, fatta di grandi aziende, ma anche di Pmi e catene di distribuzione. La rivoluzione portata da internet e dall’e-commerce ha fatto nascere nuove società, attive in particolare nella vendita online. Spicca il caso di Mia Burton, e-tailer nato da un’idea dei fratelli Carlo Alberto e Gabriele Lipari nel 2018 e che in meno di tre anni ha già raggiunto i 2,2 milioni di fatturato (dato del 2021) e conta di arrivare a 5 milioni nel 2022.

Dall’idea al marketplace

«Miaburton.com vuole essere un marketplace internazionale, un punto di riferimento per gli amanti del fashion eyewear e un acceleratore di sinergie commerciali – spiega Carlo Alberto Lipari (nella foto qui sotto) sul sito ufficiale della società –. Per questo stiamo abbiamo progettato un’esperienza che va ben oltre l’acquisto di un paio di occhiali: vogliamo che le persone si sentano accolte, come in una boutique. Che possano osservare le montature e apprezzarne i dettagli, fino ad avere la sensazione di toccarle con mano. Vogliamo assisterle in tutte le fasi del processo di acquisto, nel modo più umano ed empatico possibile». Già nel 2019 Lipari prometteva di «dare la possibilità di scegliere tra migliaia di proposte diverse, selezionate da partner in tutto il mondo» e che «un sistema di ricerca avanzato avrebbe aiutato gli utenti a mettere a fuoco ciò che vogliono e a trovarlo più facilmente».

Carlo Alberto Lipari, fondatore e ceo di Mia Burton

La nascita di Mia Burton Distribution

Dalle “promesse” ai fatti: è di poche settimane fa il lancio di Mia Burton Distribution, una nuova unità di business dedicata alla distribuzione e alla promozione di brand di occhiali selezionati. L’azienda ha appena acquisito la distribuzione sul mercato italiano di GLCO (meglio conosciuto come Garrett Leight) e Mr. Leight, due brand nati dall’eredità di LarryLeight, già fondatore di Oliver Peoples (oggi in portafoglio al colosso Luxottica), e portati al successo dal figlio. Le collezioni incarnano lo stile di vita californiano (lo stesso ingrediente che ha contribuito al successo di Oliver Peoples) e una nuova, rilassata idea di jet set. Tra le celeb americane che portano montature GLCO e Mr. Leight ci sono Brad Pitt, Leonardo Di Caprio, Selena Gomez e, al di fuori del mondo dello spettacolo, Jeff Bezos.

Verso l’integrazione verticale

Il progetto di Mia Burton è di andare oltre il modello di “semplice” marketplace: internalizzando la distribuzione, si amplia l’offerta, come dimostra anche il recente lancio di due collezioni in edizione limitata con Eyepetizer e Lesca, maison francese di montature artigianali. La scelta di cominciare con GLCO e Mr. Leight non è casuale: obiettivo di Mia Burton Distribution è valorizzare e proteggere l’identità di un marchio, collaborando direttamente con la casa madre per sviluppare strategie di distribuzione su misura e rafforzare il posizionamento di marca sul mercato italiano. «Più che come commerciali, ci piace lavorare come brand curator – spiega Giacomo Galassi, alla guida di Mia Burton Distribution dopo l’esperienza con GLCO e Mr. Leight in Slam Jam –. I marchi vincenti sono quelli capaci di costruire un senso di appartenenza, di aggregare comunità: in questo processo, il ruolo della distribuzione è trasmettere concept, valori e linguaggi lungo tutta la filiera, selezionando ed educando i rivenditori sul territorio e assicurandosi che il messaggio arrivi senza distorsioni fino al cliente finale». Miaburton.com ha attualmente in portfolio una selezione di 39 brand (esclusi gli ultimi arrivati dall’America) e con alcuni di essi (ultimo brand in ordine di tempo è Lesca) realizza progetti speciali.

Risorse per crescere

Nel dicembre 2021 Mia Burton aveva annunciato un secondo round di finanziamento (il primo era stato a gennaio dello scorso anno), arrivando a raccogliere un totale di 1.5 milioni, un’operazione alla quale ha contribuito Azimut Direct. Nel 2021 il numero dei prodotti e il fatturato hanno registrato una crescita sul 2020 più che positiva, per usare un eufemismo: +195% e +210%.

Link Sorgente

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *