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Ba&sh in procinto di essere acquisito dal fondo HLD


Di

Reuters API

Versione italiana di

Laura Galbiati

Pubblicato il



8 mar 2022

Fiore all’occhiello del lusso accessibile francese, Ba&Sh, fondato a Parigi nel 2003 da Barbara Boccara, Sharon Krief e Dan Arrouas, si prepara ad accogliere un nuovo azionista di maggioranza. L’8 marzo il fondo HLD, che lo scorso anno ha acquistato da Experienced Capital Partners il marchio di ottica premium Jimmy Fairly, ha annunciato di aver avviato trattative esclusive con le fondatrici del marchio di prêt-à-porter femminile e L Catterton, azionista dal 2015.

Ba&Sh

In quell’anno, il fondo istituito dal colosso del lusso LVMH, Catterton e Groupe Arnault, il family office di Bernard Arnault, si era aggiudicato il 50% del capitale del brand, mentre il gruppo Vog, co-creato da Dan Arrouas, e le fondatrici Barbara Boccara e Sharon Krief avevano conservato il restante 50%.
 
“Ba&sh è una maison unica nell’universo della moda, con un’identità forte e singolare riconosciuta dai suoi clienti in tutto il mondo”, ha affermato Cédric Chateau, partner e Presidente del comitato di analisi degli investimenti di HLD. “Ba&sh è anche in prima linea per quanto riguarda le nuove tendenze di consumo: l’attuazione di una strategia omnicanale è stata accompagnata da un forte impegno in termini di impatto ambientale. Per tutti questi motivi, Ba&sh ha un notevole potenziale di sviluppo, sia in termini di espansione geografica che attraverso la commercializzazione di nuove categorie di prodotto”.

In effetti la griffe francese si è affermata come player innovativo, sviluppando interazioni tra digitale e rete fisica, ma anche stabilendo accordi con start-up per progettare e testare soluzioni come la rivendita con Reflaunt o il noleggio con Les Cachotieres.
 
Il brand ha inoltre ampliato la propria offerta con accessori, sneaker, gioielli e pelletteria e vuole posizionarsi come player responsabile del settore, rivendicando l’utilizzo di materiali rispettosi dell’ambiente e l’intento di arrivare al 95% dei prodotti con al loro interno materiali responsabili entro la fine del 2023.
 
L’operazione, il cui ammontare non è stato rivelato, sembra sia in una fase molto avanzata: il comunicato diramato cita infatti i rappresentanti delle varie parti e annuncia che “il perfezionamento dell’operazione è subordinato al parere degli organi di rappresentanza del personale e all’approvazione delle autorità preposte”. Sebbene nemmeno la futura ripartizione del capitale venga dettagliata, L Catterton si sta chiaramente preparando a lasciare la società.
 
Dal 2015 Ba&sh si è sviluppato in Francia e a livello internazionale, registrando un aumento di 200 punti vendita in sette anni, che lo hanno portato a un network di 300 negozi in 40 Paesi, con una struttura che impiega 1.200 dipendenti. L’azienda prevede un fatturato di 320 milioni di euro nel 2022, di cui il 30% nel digitale, ossia un aumento delle vendite di sette volte in sette anni.
 
Lo scorso ottobre, il CEO Pierre-Arnaud Grenade, ha dichiarato a FashionNetwork.com: “Il nostro fatturato 2021 è cresciuto del 20% rispetto al 2019 e ha raggiunto i 250 milioni di euro”, con una quota di vendite internazionali pari al 56%.
 
Il futuro azionista di maggioranza è un fondo europeo creato nel 2010, che “supporta, con due miliardi di capitale, 18 aziende che danno lavoro a 24.000 dipendenti e registrano una crescita media annua superiore al 10%”. Le ambizioni sono ancora più elevate per Ba&sh, visto che HLD ha annunciato, insieme ai fondatori e al CEO, di puntare al raddoppio delle vendite a fine esercizio 2025, spingendo sulla strategia di internazionalizzazione e digitalizzazione.
 
HLD è stato co-fondato in Francia nel 2010 da Jean-Philippe Hecketsweiler, Philippe Donnet e Jean-Bernard Lafonta. Quest’ultimo, Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha iniziato la sua carriera con incarichi ministeriali, per poi passare alle banche Lazard e BNP e in seguito al gruppo Wendel, dove ha coordinato gli investimenti in Legrand, Editis e Bureau Veritas.
 
HLD ha effettuato investimenti in settori diversificati, come quelli nel marchio di occhiali Jimmy Fairly, nel laboratorio dermatologico SVR (rilevato nel 2014), nella società di noleggio attrezzature Kiloutou (2018), nel gruppo Rafaut, fornitore per l’aviazione civile e militare (2018), nel produttore di strumenti ottici Photonis (2021) e nella società Tessi, specializzata in business process outsourcing (2017).
 
Tra le partecipazioni effettuate e già vendute da HLD, citiamo i laboratori Filorga (ceduto a Colgate Palmolive nel 2019), Interflora (ceduto nel 2015 a LFPI e Montefiore) e l’e-tailer di moda Sarenza, entrato a far parte del gruppo Monoprix nel 2018.
 
Il fondo HLD, il cui nome riprende le iniziali dei tre co-fondatori, ha sedi a Parigi, Lussemburgo, Milano e Zurigo e dichiara di avere una capacità di investimento di 500 milioni di euro di equity all’anno. La sua vocazione è “supportare i team dirigenziali per costruire aziende leader nei loro settori”, puntando a società “ad alto potenziale”. Aumentando la sua capacità di investimento, HLD ha integrato negli anni nuovi investitori nel suo pool, in particolare Claude Bébéar (ex CEO di Axa), Norbert Dentressangle, nonché le famiglie Decaux e De Agostini.

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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