Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
13 mar 2022
Burberry ha organizzato venerdì la sua prima sfilata in oltre due anni, e il risultato è stata la migliore collezione disegnata da Riccardo Tisci per la casa di moda inglese. Uno show nel quale ha saputo abbracciare adeguatamente i codici del marchio, seppur iniettandovi pienamente il proprio DNA.
In questa sfilata mista, Tisci ha sviluppato una miscela di capi decostruiti, streetwear e abile sartorialità. Le sue creazioni femminili pensate per l’ora dell’aperitivo erano eccitanti e i suoi abiti da sera avevano tutto il fascino eccentrico da gran dama che si associa alla città di Londra.
Gli outfit concepiti da Tisci per le proprie signature collection e nei suoi anni della maturità in Givenchy hanno sempre fatto riferimento alla religione, quindi la scelta della location di questa stagione è stata sorprendente: l’interno della maestosa Methodist Central Hall di Westminster, che vista l’attuale grottesca invasione dell’Ucraina sembrava perfettamente calzante ai tempi odierni.
Con il pubblico in piedi attorno a tavoli apparecchiati per la cena con piatti, stoviglie e bicchieri griffati Burberry, il cast ha disceso gli scalini costruiti su misura partendo da sopra l’altare.
Un coro di 100 cantanti ha accompagnato lo show, mentre sopra di loro la London Contemporary Orchestra ha eseguito opere solenni di Max Richter e Michael Nyman.
Dopo che finora le aveva tenute nascoste, durante il suo soggiorno a Londra, le radici gotiche italiane di Tisci sono improvvisamente sbocciate in un fantastico abito da pomeriggio goth rock in pelle e chiffon tutto nero, accoppiati a stivali alti alla coscia allacciati sul retro e a un berretto da fantino abbinato. I suoi top semitrasparenti con reggiseni corrispondenti e gli abiti da cocktail in tartan scozzese risultavano sexy e allo stesso tempo eleganti ed imprevedibili.

“La collezione praticamente sono io. Mi ci sono voluti tre anni per digerire davvero cosa sia Burberry. E quello che trovo in Inghilterra – io che sono italiano, e ho vissuto qui da bambino, e poi sono tornato qui – è che gli inglesi celebrano la costruzione e la decostruzione di una collezione”, ha detto Tisci, in una chiacchierata nel dietro le quinte dopo lo show.
Presentato al di fuori della London Fashion Week, il défilé arriva in un momento cruciale per Burberry, che è rimasto indietro rispetto agli altri marchi ad esso paragonabili del suo settore nel riprendersi dalla pandemia. Tuttavia, le prime avvisaglie di una nuova primavera sono state evidenti già il giorno prima, quando centinaia di giovani clienti si erano accampati fuori dal principale flagship londinese di Burberry per accaparrarsi i primi look scaturiti dalla sua collaborazione con il marchio di skate newyorkese Supreme.
Lo show è stato organizzato poco prima dell’arrivo ufficiale in azienda del nuovo CEO britannico Jonathan Akeroyd, l’ex Chief Executive Officer di Versace, che succede all’italiano Marco Gobbetti, partito per andare a guidare Salvatore Ferragamo.
L’amore italiano di Tisci per gli strass è stato evidente nel suo cospargere di cristalli brillanti tutti i classici dello stile country di Burberry: i gemelli, il cardigan, le gonne plissettate fino al ginocchio e gli abiti compassati, ideali da indossare sorseggiando sherry.

Prima di andare ancora oltre proponendo abiti-trench decostruiti; e diversi vestiti-foulard, uno dei quali, indossato da Bella Hadid, era a dir poco sensazionale. Tisci non ha mai provato a creare così tanti abiti da sera per Burberry, e questo ha reso la sfilata migliore. Nel finale, anche i volti delle modelle sembravano illuminarsi.
“L’essere britannici è un atteggiamento, e una serie molto audace di immagini emotive. È qualcosa di educatissimo, come il modo in cui dicono: ‘Thank you very much’”, ha ridacchiato Tisci, imitando l’accento inglese in modo impeccabile.
“Le donne aristocratiche più forti del mondo erano inglesi, e i loro guardaroba giocano con le idee. Lo stesso per gli uomini, come David Bowie, o Leigh Bowery. Loro hanno cambiato il guardaroba maschile”, ha aggiunto Tisci, che indossava un top nero con la stampa di un cavaliere in una giostra, pantaloni neri e scarpe da ginnastica.
In una conversazione, lo stilista ha rivelato di aver contratto il Covid “tre o quattro volte. E abbiamo molti casi di Covid in azienda. Quindi credo che le persone dovrebbero esporsi o sfilare soltanto quando sono pronte per farlo”, ha sostenuto.
La sfilata di Burberry è iniziata con gli uomini, per i quali Riccardo ha ideato un nuovo classico trench, aggiungendovi un cappuccio di felpa, realizzando questa nuova versione persino in elegante pelle nera. Lo stilista italiano ha poi aggiunto felpe con cappuccio a camicie scozzesi funky; ha giocato con l’etichetta Prorsum del cavaliere della giostra inserendola in magliette sportive e ha marchiato con una grande “B” dorata diversi piumini.

Interessandosi all’androginia, Tisci crea giacche matelassé da weekend in campagna con, per gli uomini, gonne lunghe fino alle caviglie in cotone o pelle abbinate a giacche da caccia cerate. Anche se il suo pezzo sartoriale più cool era il nuovo montgomery, con le quattro olivette spostate da un lato. Il culmine della parte del défilé riservata all’abbigliamento maschile è stato raggiunto con i cappotti in maglia, montone ed eco-pelliccia e i giacconi pesanti capovolti nella parte superiore per diventare enormi spalline-stole. Fino al ragazzo finale, che indossava un classico trench scozzese Burberry, un cappello abbinato da cacciatore di cervi e una stola sulle spalle.
Ma il finale è stato tutto per le donne, che sfilavano scendendo dall’altare e passando su una mezza dozzina di tavoli con tovaglie di lino bianco, prima che Tisci uscisse in passerella per uno dei suoi ponderosi inchini. La sua famiglia sarà anche composta da un clan di siciliani emigrati nel nord Italia, a Como, ma Ricki Tisci riceve un’ovazione degna di un duca longobardo, che gli fa guadagnare calorosi applausi all’interno di questo maestoso edificio, un tempo sede della prima assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1946. Fatto ricordato da una targa commemorativa che recita: “A gloria di Dio e come preghiera per la pace sulla terra”.
I devoti metodisti, una chiesa che tradizionalmente promuoveva l’astinenza, potrebbero rimanere scioccati nello scoprire che l’evento è iniziato con un cocktail party all’interno della Central Hall, dove le suffragette tenevano raduni nel 1914. Uno show apprezzato da celebrità del calibro di Adam Driver, Adekunle Gold, Anne Imhof, Blondey McCoy, Carla Bruni, Davido, Dixie D’Amelio, Eiza Gonzalez, Eliza Douglas, Headie One, Honey Dijon, Jacob Elordi, Jaime Xie, Kate Moss, Kelvin Harrison Jr., Marina Ruy Barbosa, Meridian Dan, Naomi Campbell, Rebecca Hall, Role Model, Slim Soledad e Simone Ashley.

“Per me, c’è una dualità tra le donne e gli uomini inglesi: si può essere molto eleganti e anche essere influenzati dal punk. Questa è la terra degli skinhead, ricordatevelo. Quindi, i miei outfit sono per una ragazza davvero ribelle, una ragazza misteriosa che abbatte i confini ma rimane elegante”, ha sorriso il designer.
Dato il legame storico con l’ONU, organizzazione dedita alla pace internazionale e alle relazioni amichevoli tra le nazioni, abbiamo chiesto a Tisci le sue opinioni sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
“È molto triste. Non sono cresciuto in un Paese in guerra. Ma mia madre l’ha fatto. Riusciva a ricordare ancora quando furono bombardati durante la guerra, e perché si unirono ai comunisti per combattere il governo fascista. C’è molta storia in Italia. Ma essere qui è stato un caso. Però proprio per questo motivo volevamo della vera musica classica. Doveva essere musica molto rispettosa”.
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