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Inditex: utile in forte aumento nel 2021, ma al di sotto delle aspettative


Di

AFP

Versione italiana di

Laura Galbiati

Pubblicato il



16 mar 2022

Il colosso spagnolo dell’abbigliamento Inditex, proprietario del marchio Zara, ha registrato un utile in forte crescita lo scorso anno, ma che ha comunque deluso le aspettative, a causa di una flessione del business nell’ultimo trimestre dovuta alla variante Omicron.

Zara

Il gruppo ha generato 3,24 miliardi di euro di utili nell’esercizio finanziario terminato il 31 gennaio 2022, quasi il triplo del 2020 (1,1 miliardi), anno fortemente colpito dall’epidemia di Covid-19.
 
Il fatturato è salito del 36% a 27,7 miliardi di euro, contro i 20,4 miliardi del 2020. Le vendite online sono aumentate del 14%, per raggiungere un quarto delle vendite totali, ha precisato il gruppo in un comunicato stampa.

Risultati comunque inferiori alle previsioni degli analisti intervistati da Factset, che si aspettavano in media 3,7 miliardi di utili e 28 miliardi di fatturato.
 
Inditex attribuisce questo gap all’impatto della variante Omicron, che alla fine del 2021 ha “influito in modo significativo sull’attività commerciale” dell’azienda, con chiusure temporanee dei negozi in diversi Paesi.
 
“Il calo delle vendite in negozio ha avuto un impatto straordinario di 400 milioni di euro nel quarto trimestre”, periodo oltretutto segnato da un aumento delle spese “associate alla campagna natalizia”, sottolinea l’azienda. “Dopo la diminuzione dei casi della variante Omicron”, le vendite hanno ripreso “una dinamica positiva” in occasione dell'”inizio della campagna primavera-estate 2022″.
 
Inditex aveva visto i suoi profitti crollare nel 2020 a causa della crisi sanitaria, che l’aveva costretta a chiudere il 90% dei suoi negozi durante la prima metà dell’anno. La società era poi tornato ai livelli di attività pre-crisi, grazie alla ripresa economica.
 
Il gruppo tessile, che riunisce otto brand di abbigliamento, tra cui Stradivarius, Bershka e Massimo Dutti, potrebbe però riscontrare anche quest’anno delle difficoltà, a causa dell’impatto della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia.
 
Lo specialista del fast fashion ha infatti annunciato all’inizio di marzo la sospensione dell’attività dei suoi 502 negozi e dei suoi siti di shopping online in Russia, uno dei suoi principali mercati mondiali dopo la Spagna.
 
Il gruppo non ha specificato quali saranno gli effetti di questa decisione sulle sue vendite. Ma secondo gli analisti, ciò dovrebbe ridurre significativamente i risultati dell’azienda, che realizza quasi il 10% delle sue vendite e l’8,5% del suo utile operativo in Russia.

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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