Pubblicato il
21 mar 2022
Vicenzaoro 2022 – primo appuntamento europeo dell’anno per il settore orafo-gioielliero – si chiude con presenze in crescita del +24% sull’edizione di settembre 2021. Il mercato premia il cambio di date della kermesse, inizialmente prevista a gennaio, ma slittata dal 17 al 21 marzo dopo la risalita dei contagi da omicron.

Il salone di Ieg ha ospitato più di 1.000 brand espositori (circa 140 a T.Gold) e 300 buyer, di cui il 53% dall’estero, in arrivo da 127 nazioni, in particolare da Spagna (6,5% del totale), Germania (6,4%), Stati Uniti (6,3%), Grecia (5,3%), Francia (5,2%). Presenti in fiera anche studenti, designer, scuole, istituzioni e media da tutto il mondo.
In concomitanza con Vicenzaoro si sono svolte la prima edizione di Vo’Clock Privé, il nuovo salotto dedicato all’orologio contemporaneo aperto anche al pubblico di appassionati, e T.Gold, il salone per i macchinari e le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello.
Tra i padiglioni si è respirato un generale ottimismo. “In questa edizione, salvo il Far East che ha ancora problemi legati alla pandemia e l’area dell’Europa purtroppo interessata dalla crisi, sono arrivati visitatori da tutti i paesi chiave, dal Canada alla Colombia”, racconta Alessia Crivelli, responsabile marketing di Crivelli.
“Ci hanno sorpreso interessanti nuovi contatti tra iraniani, colombiani ed europei, anche da un’area come quella dei Balcani che, nel frangente in cui ci troviamo, hanno rincuorato soprattutto dal punto di vista umano”, osserva Alice Alessi, board member di Alessi Domenico SpA. “Sono arrivati compratori anche da Egitto e Marocco e abbiamo ripreso il contatto con il mercato italiano che rimane per noi molto interessante”, gli fa eco Gerhard Schreiner, president of Schreiner Jewellery, tornato a Vicenzaoro dopo un decennio di assenza.
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