Di
AFP
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
22 mar 2022
Grazie alla forte domanda dei suoi prodotti in Nord America, il colosso statunitense dell’abbigliamento sportivo e delle calzature Nike ha superato le aspettative nel terzo trimestre dell’esercizio fiscale.

Secondo i risultati comunicati il 21 marzo, il brand ha realizzato tra inizio dicembre e fine febbraio un giro d’affari di 10,9 miliardi di euro, rispetto ai 10,6 miliardi previsti dal mercato. L’utile netto si è attestato a 1,4 miliardi di dollari, o 87 cent per azione, meglio dunque dei 71 cent previsti.
I ricavi sono aumentati nelle regioni Europa, Medio Oriente e Africa (+13%) e Asia Pacifico e America Latina (+19%), ma sono diminuiti nell’area che comprende Cina continentale, Hong Kong, Macao e Taiwan (-8%).
È probabile che le difficoltà incontrate in questa regione aumenteranno nel trimestre in corso, a causa dei confinamenti in diverse grandi città cinesi dovuto a un focolaio di casi di contaminazione da Covid-19.
A livello globale, le vendite online del gruppo di Beaverton (Oregon) hanno registrato una forte crescita, salendo del 22%. I ricavi delle vendite nei negozi di proprietà sono aumentati del 14%.
A Wall Street, le azioni Nike sono aumentate di circa il 6% negli scambi elettronici dopo la chiusura delle contrattazioni.
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