I ragazzi di San Severino Marche sono cresciuti: era il 1918 quando nella città in provincia di Macerata nasceva il Calzaturificio Marini Paolo, molto prima che la regione ospitasse il suo celebre distretto dedicato alle scarpe. Erano invece gli anni Novanta quando i fratelli Marini, la terza generazione della famiglia, decidevano di dar vita al marchio Seboy’s, nome nato nel giro di poche ore per soddisfare un’opportunità di business negli Stati Uniti: «Dovevano inventare un marchio dal suono anglosassone ed ecco inventarono Seboy’s, che nasce dall’incontro del nome della città antica di San Severino Marche, Settempeda, e boys», racconta Roberto Rustichelli, ceo del marchio, che produce calzature artigianali rigorosamente made in Italy, con forti legami con le altre aziende del distretto regionale, e che sta programmando la sua evoluzione, con prospettive di crescita soprattutto all’estero.
«Siamo ormai presenti all’interno degli showroom delle città più importanti d’Italia oltre che in Germania, Francia e Russia – spiega Rustichelli -. Proprio alla Russia avevamo destinato un budget importante, anche perché il gusto dei clienti locali si è finalmente avvicinato a un’estetica più attenta ai nostri valori, qualità e artigianalità. Vista la difficile situazione politica, siamo stati però costretti a mettere in stand-by i progetti di espansione in Russia, dedicando le risorse alla crescita sul mercato italiano ed europeo».
Seboy’s, che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 1,5 milioni di euro, ha rivisto nel frattempo anche la sua strategia di prodotto, eliminando le linee più economiche e la parte di business B2B che, seppure in maniera marginale, concorreva alla realizzazione dei ricavi; vuole invece ampliare la sua offerta con una più ricca linea di accessori, dalle borse alle cinture, e si sta concentrando su una nuova strategia di distribuzione: «Vogliamo sviluppare alcune boutique monobrand in franchising – prosegue il manager -, la prima è stata aperta nelle Marche nel 2020, con cui comunicare un’identità di brand sempre più chiara. Per il 2022 ci siamo dati l’obiettivo di aprire il secondo franchising store a Bologna per poi seguire nel 2023 con Roma e Milano. Stiamo rinnovando anche il nostro sito, che diventerà una sorta di piattaforma/magazine digitale dove interagiremo con la nostra community».
Clienti sempre più attenti al tema della sostenibilità: «Dalla stagione primavera-estate 2023 lanceremo una capsule collection per donna con suole realizzate in materiale riciclato e pellami ecologici», anticipa Rustichelli, che sottolinea come per Seboy’s sia cruciale il rapporto con le giovani generazioni, anche come formula per salvaguardare il territorio.
L’azienda collabora da tempo con l’Accademia di Moda e Costume di Roma: «Da alcune stagioni supportiamo alcuni studenti nel processo di sviluppo prodotto, dall’idea iniziale e attraverso tutte le fasi fino all’“industrializzazione” del disegno e la realizzazione dei prodotti per la sfilata – racconta il ceo -. Ospitiamo anche stage per alcuni studenti stranieri che frequentano master dell’Accademia. Al momento stiamo pianificando la collaborazione con degli istituti tecnici e professionali locali, per invogliare le nuove generazioni a valutare il settore calzaturiero come una opportunità di impiego futuro. La nostra politica di sviluppo aziendale mette al primissimo posto lo scambio culturale con realtà al di fuori del nostro territorio e l’investimento sui giovani che, affiancati a persone più esperte, devono essere presenti in ogni area aziendale. Negli ultimi sei anni l’età media dei nostri dipendenti è passata da 62 a 49 anni, grazie all’inserimento di ragazzi neo diplomati e laureati».