Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
24 mar 2022
Il gruppo di moda spagnolo ha reso note informazioni inedite sulla nuova posizione di Marta Ortega, che assumerà il primo aprile prossimo. La figlia più giovane di Amancio Ortega, fondatore del conglomerato, e della sua seconda moglie Flora Pérez, sarà ufficialmente nominata presidentessa non esecutiva dell’azienda. Una decisione strategica che accompagnerà la partenza a fine marzo dell’attuale presidente, Pablo Isla, che lascerà l’azienda dopo 17 anni di leale servizio. Il nuovo CEO di Inditex, Óscar García Maceiras, assisterà Marta Ortega in questa nuova fase alla guida del gruppo.

Nuovi documenti depositati dalla società presso la Commissione Nazionale spagnola per il Mercato dei Valori Mobiliari (CNMV) specificano le responsabilità che saranno assunte dall’erede di Amancio Ortega. Finora sapevamo solo che avrebbe acquisito la presidenza “non esecutiva” del gruppo e che sarebbe rimasta molto coinvolta nell’operatività della catena più importante del gruppo, Zara.
“Oltre alle funzioni inerenti alla sua carica, la presidentessa (non esecutiva) del consiglio di amministrazione di Inditex sarà direttamente responsabile delle funzioni di controllo interno, di segreteria generale, di consulenza e di comunicazione”, riassume l’azienda con sede ad Arteixo (La Coruña), in Galizia. Queste informazioni compaiono nella relazione annuale sulla remunerazione dei suoi dirigenti. Come indica il documento, la nomina cooptata di Marta Ortega ha lo scopo di “sostituire il suo predecessore, D. Pablo Isla Álvarez de Tejera, che ha rassegnato le dimissioni”. Marta Ortega è entrata a far parte dell’azienda di famiglia 15 anni fa.
Nello stesso documento, Inditex rivela che la promozione di Marta Ortega Pérez sarà accompagnata da uno stipendio complessivo di un milione di euro all’anno, ovvero 900.000 euro corrispondenti proprio al suo ruolo di presidentessa del CdA, oltre al compenso annuo di 100.000 euro ricevuto da tutti i dirigenti.
Il rapporto del gruppo di abbigliamento sostiene che tale remunerazione corrisponde “al valore intrinseco della persona che occupa tale posizione, alla sua conoscenza del retail nel settore della moda e del gruppo Inditex, dove ha ricoperto diversi incarichi e funzioni, e alla sua importanza nella società”, nonché sul “suo impegno senza sosta e sul rispetto dimostrato nei suoi confronti dai membri del consiglio di amministrazione”.
Alla fine dell’anno finanziario 2021, le donne rappresentavano il 36,36% dei membri del consiglio di Inditex. Ma la nomina di Marta Ortega, in vigore dall’1 aprile 2022, aumenterà tale cifra al 45,45% con cinque consiglieri donne, “superando l’obiettivo del 40% fissato per il 2022”. La società ha inoltre incrementato la quota dei membri non esecutivi, che oggi rappresentano il 90,9% del Board, e afferma di privilegiare i profili “con lunga esperienza e profonda conoscenza dell’azienda, del gruppo e del retail, nonché persone che hanno fatto carriera in settori come la trasformazione digitale e la Corporate Social Responsibility”.
Incarnando la nuova generazione, Óscar García Macieras ha assunto la carica di direttore generale del gruppo lo scorso novembre. Una nomina che ha contribuito, secondo la società spagnola, “a ridurre sensibilmente l’età media dei consiglieri e la loro anzianità nella carica”.
Nel corso dell’esercizio 2021, il gruppo proprietario dei marchi Zara, Bershka, Stradivarius, Pull&Bear, Oysho e Massimo Dutti ha registrato un fatturato di 27,716 miliardi di euro, in crescita del 36% rispetto al 2020, ma inferiore del 2% sul dato del 2019.
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