Di
Ansa
Pubblicato il
31 mar 2022
“L’impatto economico della guerra viene espresso al meglio da quello che gli economisti chiamano “shock dell’offerta”, che è uno shock che allo stesso tempo fa aumentare l’inflazione e riduce la crescita” e la Bce farà “il necessario per garantire la stabilità dei prezzi” e attenuare le conseguenze economiche del conflitto. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo a un evento della Banca centrale di Cipro.

Lagarde ha sottolineato come la guerra comporti una “notevole incertezza sulle prospettive” e che la risposta della Bce si baserà sui principi di “opzionalità, gradualità e flessibilità”. “Se le prospettive di inflazione a medio termine cambiano e se le condizioni di finanziamento diventano incoerenti con ulteriori progressi verso il nostro obiettivo del 2%, siamo pronti a rivedere il nostro programma per gli acquisti netti di attività in termini di dimensioni e/o durata”, ha ribadito la numero uno della Bce. Se invece “i dati in arrivo supportano l’aspettativa che le prospettive di inflazione a medio termine non si indeboliranno anche dopo la fine dei nostri acquisti netti di attività, concluderemo gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (APP) nel terzo trimestre”.
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