Oltre 2.700 aziende da 70 Paesi in oltre 30 padiglioni, 26 collettive nazionali e buyer provenienti da più di 90 nazioni: così l’industria cosmetica si prepara alla 53esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna dal 28 aprile al 2 maggio. Un segnale di ottimismo e fiducia nella capacità di ripartenza dell’industria dopo due anni di stop delle attività fieristiche in presenza, come sostiene Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. «In linea con i protocolli di sicurezza – dice – produttori, aziende e operatori da tutto il mondo potranno tornare alle tradizionali attività di business, traendo ispirazione dai trend di consumo per rilanciarsi sul mercato. È questo il ruolo che le fiere devono tornare a svolgere, perché è tra i corridoi delle nostre manifestazioni che la dialettica tra domanda e offerta trova la sua migliore espressione. Per questo sono state fondamentali le attività di promozione e supporto del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane».
Al netto delle difficoltà e delle assenze da Cina e Taiwan per le restrizioni anti-Covid ancora in vigore, e da Russia e Ucraina per la guerra scoppiata nelle scorse settimane, la manifestazione registra il 30% di espositori presenti per la prima volta o che tornano a Bologna dopo qualche anno di assenza.
«Torniamo a Bologna con grande entusiasmo, pronti a cogliere le numerose opportunità che solo un appuntamento in presenza del calibro di Cosmoprof può offrire – dichiara Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia -. Il settore cosmetico non si è mai fermato. Ha anzi dimostrato l’indispensabilità dei propri prodotti nella vita quotidiana e il forte dinamismo delle proprie aziende. La pandemia ha imposto alcuni rallentamenti e anche l’attuale scenario geopolitico ci richiede delle rimodulazioni e un costante ascolto delle esigenze delle imprese e del mercato in risposta al quadro internazionale. Propensione all’investimento, alla ricerca e all’innovazione, sicurezza, qualità e creatività sono tuttavia dei tratti fondamentali che sostengono il nostro settore e confidiamo che ancora una volta ci permetteranno di dimostrarne il valore. Le più recenti rilevazioni ci conducono proprio su questa strada: le stime elaborate dal nostro Centro studi indicano infatti una chiusura del 2022 prossima ai 12,5 miliardi di euro, un valore di fatturato superiore a quello registrato dalle imprese cosmetiche nel 2019, prima della pandemia, quando superava di poco i 12 miliardi di euro».
Insomma, l’industria cosmetica non si ferma: l’edizione 2022 di Cosmopack, il salone che ospita tutti i comparti della supply chain, ospiterà il 7,5% in più di spazio espositivo con il 20% in più di aziende che parteciperanno per la prima volta ed espositori da oltre 30 Paesi; sono invece oltre 1.100 le aziende di skincare, fragranze e proposte per il canale retail di Cosmo Perfumery & Cosmetics; mentre Cosmoprime, il padiglione a ingresso selezionato e dedicato alla cosmetica selettiva e di alta gamma, ospiterà numerosi brand premium e luxury e con una forte vocazione alla sostenibilità. Nella sezione Zoom on Emerging Prime, poi, aziende presenti per la prima volta a Bologna porteranno nuovi spunti su ingredienti e formulazioni, modalità di utilizzo del prodotto e nuove funzionalità di consumo; mentre l’Extraordinary Gallery accoglierà concept innovativi in termini di formula e packaging.
Dal 29 aprile al 2 maggio, Cosmoprof Worldwide Bologna aprirà le porte al canale professionale con Cosmo Hair & Nail & Beauty Salon con oltre 460 aziende specializzate.