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accordo da 187 milioni di euro con il fisco italiano per Bottega Veneta


Versione italiana di

Laura Galbiati

Pubblicato il



3 apr 2022

Il gruppo francese del lusso Kering ha accettato di pagare quasi 187 milioni di euro per risolvere una controversia con le autorità fiscali italiane relativa al brand Bottega Veneta, hanno dichiarato venerdì 1 aprile tre fonti con conoscenza diretta della questione.

Bottega Veneta – autunno/inverno 2018 – Womenswear – New York – © PixelFormula

Kering ha confermato i termini dell’accordo, senza però precisare la cifra, specificando che la vicenda non avrà alcun impatto sui risultati del gruppo nel 2022, né sul suo tax rate ricorrente negli anni a venire.
 
“Nella primavera del 2019, visti i rapidi cambiamenti del suo contesto commerciale, la sua forte crescita internazionale e alcune incertezze della legislazione italiana, Bottega Veneta ha contattato proattivamente l’Agenzia delle Entrate italiana per discutere la sua posizione fiscale”, ha dichiarato Kering in una nota, aggiungendo che questo accordo è “il risultato di queste discussioni”.

Venerdì la Procura di Milano ha fatto riferimento in un comunicato stampa a un’indagine fiscale su una società svizzera, parte di un gruppo internazionale di prodotti di lusso, che avrebbe operato in Italia per produrre e distribuire un marchio italiano, senza nominare specificatamente la società.
 
Le entrate della maison italiana di pelletteria sono state contabilizzate tramite Luxury Goods International, una filiale svizzera di Kering, e i procuratori e le autorità fiscali italiane hanno affermato che le imposte dovevano essere pagate in Italia e non in Svizzera, affermano le fonti. Luxury Goods International ha pagato 186,8 milioni di euro per regolarizzare la situazione, coprendo gli anni fiscali dal 2012 al 2019.
 
Separatamente, è ancora in corso l’indagine penale della Procura di Milano per evasione fiscale, aggiungono le fonti.
 
Tre anni fa, Kering aveva raggiunto un altro accordo con le autorità fiscali italiane, pagando la cifra record di 1,25 miliardi di euro per risolvere una controversia simile relativa alla griffe Gucci.
 
Con Reuters

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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