Sfilate

Emamò si rilancia con la marchigiana PLM


Emamò, brand di beachwear fondato alla fine degli anni ’90 e passato sotto diverse proprietà nel corso della sua storia, annuncia il suo piano di rilancio e lo fa in grande stile, con una sfilata “see now, buy now” svoltasi la sera del 4 aprile a Milano, presso Villa Necchi Campiglio, gioiello architettonico degli anni ’30 e prima dimora in città a vantare una piscina privata. Artefici della ripartenza del marchio la società PLM, detenuta in maggioranza dall’imprenditrice Viola Melpignano, il suo Amministratore Delegato Fabrizio Santucci e la Responsabile dello stile Rina Mencarelli.

Emamò, PE 2022

“Emamò ha conosciuto una curva di crescita molto importante fino alla fine degli anni 2010, arrivando a realizzare intorno ai 5/6 milioni di fatturato. Rimasto fermo per circa 8 anni, il marchio ha comunque lasciato un’immagine forte e positiva sul mercato e questo è stato il fattore principale che ci ha convinto a tentare il rilancio”, ha spiegato Santucci a FashionNetwork.com. “Abbiamo voluto però fare prima un test sul campo, che ha avuto riscontri molto positivi: nonostante la campagna vendite della prima stagione, la PE 2022, sia stata fatta a settembre, anziché tra giugno e luglio come tutti gli altri brand, siamo comunque riusciti a entrare in un centinaio di store in Italia, in location prestigiose come Capri, Forte dei Marmi e Cortina, e una quindicina all’estero, tra Francia, Germania, Grecia e Giappone”.

Da allora il brand ha siglato contratti di distribuzione anche nei Paesi Bassi e in Spagna per la PE 2023, stagione nella quale è previsto il lancio della linea bimba, sviluppata in ottica mini-me. Un passaggio quasi naturale vista l’esperienza nel mondo fashion bimba di Rina Mencarelli, che è stata designer della griffe per bambine Pamilla, anch’essa di proprietà di PLM.

Emamò, PE 2022

La prima collezione del nuovo corso di Emamò si compone di un’ottantina di capi divisi in diverse famiglie; oltre ai costumi da bagni, il brand propone i capi fuori acqua per cui era conosciuto in passato, realizzati in tessuti naturali e italiani, come seta e cotone, e arricchiti da svariate lavorazioni. Accanto alla collezione principale, il marchio prevede di rilasciare delle capsule collection durante l’anno, ad esempio in occasione delle festività natalizie, oltre a progetti speciali dedicati a mercati strategici.

Focalizzata su un look da spiaggia elegante e rilassato, la collezione Emamò per la PE 2022 è frutto di una nuova direzione di design più dinamica rispetto al passato. Ai bianchi e ai neri, che appartengono alla storica cartella colori del brand, si aggiungono le tonalità della natura, dal nocciola al deserto, fino al verde brillante. Must have della collezione saranno i caftani, da sempre i capi best seller di Emamò.

Oltre che negli store multimarca delle principali località turistiche, le creazioni del brand sono disponibili anche sul suo e-commerce; i prezzi vanno da 180 a 250 euro per i costumi e da 550 a 750 euro i caftani.

“La campionatura viene realizzata totalmente nella nostra sede di Monsano, in provincia di Ancona, mentre la produzione è affidata a partner esterni dislocati per la maggior parte nelle Marche e qualcuno in Emilia Romagna”, conclude Santucci. “Per il rilancio di Emamò ho voluto una struttura snella e flessibile: anche la parte commerciale è in outsourcing, anche se in esclusiva. Il nostro obiettivo da qui a tre anni è di realizzare i livelli di fatturato che il marchio ha raggiunto nel suo momento di maggior successo, intorno ai 6 milioni di euro. Sappiamo che dobbiamo investire, in particolare in comunicazione e visibilità: a questo primo evento milanese ne seguiranno infatti altri nei prossimi mesi”.

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