Industria

Il lockdown a Shanghai minaccia di agitare l’economia globale


Di

AFP

Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



10 apr 2022

Il suo PIL è equivalente a quello della Polonia e il suo porto è il primo al mondo per i container: il lockdown di Shanghai sconvolge l’economia cinese e minaccia le catene di approvvigionamento globali.

Un guardiano che indossa indumenti protettivi riceve la merce portata da un fattorino durante il lockdown nel quartiere Jing’an di Shanghai, l’8 aprile 2022. – AFP

Per rispondere alla peggiore ondata di Covid-19 in Cina dall’inizio dell’epidemia, la capitale economica del Paese è in lockdown totale o parziale da due settimane.
 
Anche se non c’è ancora stato nessun decesso a Shanghai, dove la stragrande maggioranza dei casi di contagio è asintomatica, le autorità hanno scelto di confinare nelle proprie case i suoi 25 milioni di abitanti, nonostante un prezzo molto pesante da pagare per l’economia.

Alle porte del comune, migliaia di automezzi pesanti sono bloccati: gli automobilisti che entrano in città devono all’uscita osservare una quarantena di almeno due settimane dovunque andranno in seguito in Cina. Di qui una carenza di autisti che si ripercuote sull’attività del porto, anche se le autorità assicurano che per ora “meno di dieci” navi al giorno attendono al largo di poter attraccare.
 
“Ma il problema è che a causa delle restrizioni imposte ai camionisti [il porto] non funziona davvero”, ha detto all’agenzia AFP Bettina Schön-Behanzin, vicepresidente della Camera di Commercio dell’UE a Shanghai. “Quello che ho sentito è che i volumi sono diminuiti del 40% a settimana al porto di Shanghai. È una percentuale enorme”, riferisce.
 
Né operai, né materie prime
 
L’effetto inizia a farsi sentire in tutta la Cina, dove i ritardi di consegna sono in aumento sulle piattaforme di e-commerce, in particolare per i prodotti importati. Alcune fabbriche sono costrette a trovare nuovi fornitori.
 
Ma l’impatto di queste misure rischia di suscitare scalpore anche a livello internazionale: il porto di Shanghai da solo fornisce il 17% del tonnellaggio marittimo cinese. Qualsiasi interruzione non può che rallentare il commercio del primo esportatore mondiale di merci.
 
Gli industriali sottolineano che i ripetuti lockdown da un capo all’altro del Paese stanno seriamente danneggiando la loro attività. “Non tutte le professioni possono lavorare da casa”, osserva Jason Lee, fondatore di un’azienda di sedie a rotelle, Megalicht Tech, la cui fabbrica di Shanghai è chiusa.
 
“Gli operai non possono entrare in fabbrica”, ha detto. “E poiché le materie prime provengono da altre province, non possono nemmeno entrare a Shanghai”.
 
La minaccia epidemica pesa sull’obiettivo di crescita del governo, che quest’anno conta su una percentuale del 5,5%, che è già il suo obiettivo più basso da 30 anni. Secondo la banca Nomura, in almeno 23 grandi città della Cina, che rappresentano il 22% del PIL cinese, sono state imposte misure di confinamento totale o parziale.
 
“Il costo della strategia zero-Covid aumenterà in modo significativo proprio mentre i suoi benefici diminuiscono, soprattutto con il calo delle esportazioni”, osserva l’economista Lu Ting di Nomura.
 
Adattarsi per sopravvivere 
 
Gli imprenditori si adattano per sopravvivere. “La nostra attività principale è in calo del 50%”, ha affermato Gao Yongkang, direttore generale di Qifeng Technology a Quanzhou (est). La sua azienda non può più consegnare prodotti tessili ai suoi clienti abituali, e quindi si è convertita alla produzione di tute mediche integrali, un settore in forte espansione.
 
Altri se la sono cavata riuscendo a cambiare fornitore. “È un po’ più costoso e un po’ meno efficace, ma riusciamo a soddisfare le nostre esigenze”, ha affermato Shen Shengyuan, vicedirettore generale del New Yifa Group, un produttore di pannolini per bambini.
 
Per aiutare i settori più colpiti, il governo ha annunciato questa settimana un differimento dei contributi previdenziali per la ristorazione, il turismo e i trasporti. Ma molti industriali giudicano eccessivo il ricorso ai lockdown, data la bassa mortalità della variante Omicron.
 
“La strategia zero Covid funziona ancora nel contesto attuale?”, si chiede Eric Zheng, presidente della Camera di Commercio americana a Shanghai. “Questa è la grande domanda, soprattutto se la mettiamo a confronto con il suo costo economico”.

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