Saloni/fiere

Oroarezzo si prepara a tornare in presenza a maggio


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13 apr 2022

Ritorna in presenza dal 7 al 10 maggio prossimi, nei padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi, Oroarezzo, la manifestazione dedicata alle eccellenze orafo-gioielliere italiane e internazionali organizzata da IEG – Italian Exhibition Group, che giunge così alla 41a edizione.

Oroarezzo

Ad Oroarezzo 2022 si spazia dall’oreficeria, con gli elementi che compongono il gioiello come semilavorati, chiusure e montature destinati ai laboratori artigianali e alle aziende produttrici del settore, al tech, con una vetrina dedicata alla tecnologia, fino all’area dedicata al “pronto vendita”. L’offerta della manifestazione, infatti, sarà completata dallo spazio Cash&Carry, rivolto in particolare ai retailer italiani e stranieri, dove acquistare una varietà di prodotti utili al riassortimento stagionale.
 
Tornerà, dal vivo, anche il concorso Première, che premia la migliore manifattura orafa italiana per design, abilità produttive e creative.

Sarà un’edizione caratterizzata anche dal consolidamento della partnership con MAECI, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e con ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, attraverso il programma di incoming rivolto ai buyer dei principali mercati di riferimento: Stati Uniti, Emirati Arabi e Asia in generale.
 
Grazie alla collaborazione con AFEMO, l’Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria, sarà inoltre possibile agli operatori presenti al salone conoscere le migliori tecniche di lavorazione orafa del settore, in un padiglione interamente dedicato.
 
Nonostante l’emergenza sanitaria degli ultimi due anni con le limitazioni conseguenti, IEG ha cercato di mantenere alta l’attenzione sulla manifestazione. Nel 2020 con “Première Digital Edition”, la 30a edizione del concorso Première. Nel 2021 con il doppio appuntamento di “WE ARE Jewellery” a marzo, sfilata online interattiva, e, a dicembre, con il primo Summit del Gioiello Italiano, avvenuto in presenza, occasione di riflessione circa le strategie di rilancio del Made in Italy per il 2022.

Beppe Angiolini – Oroarezzo

Intanto, Beppe Angiolini, direttore artistico del salone aretino, ha creato un’installazione fatta di ulivi e specchidi grande impatto emotivo e scenografico per accogliere espositori ed operatori ad Arezzo Fiere e Congressi. “Quando si crea una scenografia, un allestimento, un’entrata, un incipit, si vuole comunicare a chi arriva una certa atmosfera, un mood che introduca senza svelarla completamente la realtà cui si va incontro”, spiega Angiolini in un comunicato. “Gli ulivi sono gli alberi più carichi di significato che la natura rappresenta in Italia, in particolare in Toscana. Sono simbolo di pace, e Dio sa quanto sia attuale, ma anche di produttività, con l’olio elemento essenziale della nostra quotidianità. E anche simbolo della longevità, della fatica e dei tormenti dell’umano vivere, rappresentati dai mille nodi e contorcimenti che spesso notiamo sugli alberi, sempre diversi gli uni dagli altri come gli esseri umani. Gli specchi non fanno che manifestare tutto questo in un rimando attualissimo, tra realtà e immagine virtuale, ma anche confronto ed empatia”.
 
“A distanza di tre anni dall’ultima edizione”, sottolinea nella nota Lorenzo Cagnoni, presidente di Italian Exhibition Group, Oroarezzo è “un appuntamento decisivo per il business del settore orafo-gioielliero. È la testimonianza dell’impegno corale e di un dialogo sempre più forte con i protagonisti aretini dell’industry, le istituzioni e le associazioni di categoria. La collaborazione continua con gli stakeholder di un distretto fondamentale per il successo del gioiello Made in Italy nel mondo […] si è rivelata strategica nella ripresa complessiva dell’intero comparto”.

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