Di
AFP
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
14 apr 2022
Il colosso giapponese del prêt-à-porter Fast Retailing (Uniqlo) ha leggermente alzato le sue previsioni di utile netto annuale per l’esercizio 2021/22, rimanendo però cauto di fronte all’evoluzione della situazione sanitaria in Cina, suo secondo mercato dopo il Giappone.

Nell’intero esercizio finanziario, che si concluderà alla fine di agosto, Fast Retailing prevede ora di registrare un utile netto di 190 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro), contro i 175 miliardi di yen precedentemente previsti.
Questa revisione al rialzo, che rappresenterebbe un aumento dell’11,9% in un anno, si basa sull’ipotesi di un “ulteriore aumento dei proventi finanziari netti sullo sfondo del continuo deprezzamento dello yen”, specifica Fast Retailing in un comunicato.
A causa delle restrizioni sanitarie legate alla pandemia, che hanno già pesato sui risultati del primo semestre in Cina continentale e a Hong Kong, Fast Retailing prevede una seconda metà dell’esercizio piuttosto difficile.
La Cina continentale, dove le entrate dei negozi Uniqlo hanno rappresentato un quarto dei ricavi di Fast Retailing nel 2020/21, è stata colpita da focolai di casi di infezione da Covid-19 che hanno spinto le autorità a porre in atto diversi lockdown e confinamenti drastici, come quello attualmente in corso a Shanghai, che pesano sull’attività economica e lasciano molte incertezze sui prossimi mesi.
In Giappone, suo mercato principale, le vendite del gruppo sono state deludenti nel primo semestre, a causa in particolare di un effetto di base negativo su un anno e delle misure restrittive legate al Covid-19 che hanno pesato sull’attività di inizio 2022.
Fast Retailing prevede comunque di registrare un forte aumento dell’utile operativo e delle vendite in Giappone nella seconda metà dell’anno.
In Europa, la casa madre di Uniqlo prevede che le vendite del secondo semestre saranno “significativamente più forti” rispetto all’anno precedente e stima anche un ritorno in territorio positivo, così come in Nord America.
Quindi, Fast Retailing prevede ancora di ottenere un utile operativo annuo di 270 miliardi di yen (2 miliardi di euro, +8,4% in un anno) e un fatturato di 2.200 miliardi di yen (16,1 miliardi di euro), che rappresenterebbe un aumento modesto, del 3,1% in un anno.
Nel primo semestre (da settembre 2021 a fine febbraio 2022), il suo utile netto è balzato del 38,7% in un anno, a 146,8 miliardi di yen (1,1 miliardi di euro).
Il suo utile operativo è aumentato del 12,7%, a 189,3 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro), un livello record per un primo semestre del gruppo, ha affermato Fast Retailing in un comunicato.
Il fatturato del gigante nipponico è rimasto pressoché stabile nell’arco di un anno (+1,3%), a 1.219 miliardi di yen (8,9 miliardi di euro).
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