Di
AFP
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
20 apr 2022
Per il primo trimestre 2022, il colosso francese della cosmetica L’Oréal ha annunciato un fatturato di 9,06 miliardi di euro, in aumento del 19% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

“In un contesto caratterizzato dall’invasione dell’Ucraina e dal rafforzamento delle misure sanitarie in Cina, L’Oréal ha realizzato un ottimo primo trimestre, con una forte crescita delle vendite del +19% e del +13,5% like-for-like “, ha affermato Nicolas Hieronimus, il Direttore Generale di L’Oréal, nel comunicato diramato.
Una performance che ha superato le aspettative degli analisti, secondo il consensus stabilito da Bloomberg e Factset, che prevedevano rispettivamente 8,77 miliardi e 8,82 miliardi di euro di vendite.
La divisione L’Oréal Luxe (Lancôme, Yves Saint Laurent, Giorgio Armani, ecc.), che nel 2021 è diventata la prima del gruppo, è cresciuta del 25,1%, a 3,46 miliardi di euro di fatturato. A fine marzo “la divisione ha raggiunto una quota di mercato storica in Asia del Nord” ed “è in vantaggio rispetto a un mercato dinamico in Nord America”, sottolinea il gruppo.
I prodotti di largo consumo (Garnier, Maybelline, L’Oréal Paris…) hanno raggiunto i 3,3 miliardi di euro di fatturato, con “una partenza molto positiva in Europa e negli Stati Uniti, nonostante le difficoltà negli approvvigionamenti”. In Asia settentrionale la divisione è stata “penalizzata dal rallentamento di alcuni player dell’e-commerce in Cina continentale”.
I prodotti professionali hanno superato il miliardo di euro di fatturato (+22,7%) “con performance notevoli negli Stati Uniti, in Germania, in India e in Cina continentale”.
La divisione Cosmetica Attiva (La Roche-Posay, Vichy, ecc.) è cresciuta del 22,4% a 1,253 miliardi di euro di fatturato. La divisione “sta crescendo più velocemente del mercato globale della dermocosmesi e sta guadagnando quote di mercato in tutte le aree geografiche”, precisa L’Oréal, sottolineando che “tutte le aree crescono a doppia cifra”.
“La nostra crescita è geograficamente equilibrata, con la prosecuzione di una bella dinamica in Nord America, una progressione a doppia cifra in Cina continentale e un’accelerazione nei Paesi emergenti e in Europa, segnata da numerosi blocchi all’inizio del 2021”, prosegue Nicolas Hieronimus.
In dettaglio, l’Europa cresce del 15,8% e “ritrova i livelli pre-Covid”, secondo L’Oréal, «grazie alla forte crescita di profumi e make up». Il Nord America è salito del 21,5% “nonostante il persistere di vincoli che gravano sulla filiera”. In Asia del Nord, infine, L’Oréal ha realizzato una progressione del 18% nonostante le difficoltà legate alla ripresa del Covid-19.
“Con tutta la cautela imposta da un contesto volatile e incerto, rimaniamo ottimisti sulle prospettive per il mercato della bellezza e fiduciosi nella nostra capacità di sovraperformare il mercato per realizzare, nel 2022, un altro anno di crescita delle vendite e dei risultati”, conclude Hieronimus.
Nel 2021 L’Oréal ha realizzato un anno definito “storico” dal gruppo, con un fatturato superiore dell’8% rispetto al 2019, prima della pandemia, a 32,287 miliardi di euro.
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