Industria

Made in Italy al top in Europa con 30mila imprese


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Ansa

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21 apr 2022

30mila imprese, il massimo numero in Europa, che hanno generato nel 2020 un valore aggiunto pari a 2,5 miliardi di euro con 61mila occupati e con Milano capitale capace di concentrare il 18% del valore aggiunto del settore sul territorio nazionale. Sono alcuni dei numeri che fotografano l’economia del design in Italia secondo il rapporto Fondazione Symbola, Deloitte Private e Poli.design.

@salonedelmobile

La “Design Economy 2022” vede comunque imprese su tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle aree di specializzazione del Made in Italy e nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia – Romagna e Veneto, dove si localizza il 60% delle imprese. Svetta Milano, sede del Salone del Mobile e del Fuorisalone, una delle più grandi manifestazioni al mondo dedicate al design che quest’anno celebra la sua sessantesima edizione. Design e transizione ecologica: la sostenibilità è motore della crescita.

Come affermato da Logotel, per affrontare oggi la sostenibilità risulta necessario un approccio culturale che aiuti il tessuto imprenditoriale italiano a entrare in contatto con una nuova generazione di problemi e bisogni. Essere davvero sostenibili implicherà sempre più uscire da una dimensione focalizzata solo sulla progettazione e sull’ottimizzazione di prodotti (o parti di essi). È un cambiamento nel quale il design può giocare un ruolo cruciale, si legge nel rapporto. Se la maggioranza dei progettisti e delle imprese del design si sente complessivamente preparato sul tema, dichiarando competenze di alto (33,9%) e medio livello (55,1%), l’offerta per la sostenibilità attualmente si concentra sulla durabilità (57,6%) e in seconda battuta sulla riduzione dell’impiego di materie prime ed energia (43,4%), come testimoniano i risultati della survey condotta per l’edizione 2022 del report.

Il punto d’incontro tra domanda e offerta dei servizi di design si concretizza già oggi nella progettazione con materie prime più sostenibili e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse, individuate come principali priorità a cui il design è chiamato a rispondere in ambito sostenibilità dalle imprese e i progettisti intervistati nello studio che operano in tali ambiti.

Tra i settori che trainano la domanda di servizi di design sostenibile ci sono soprattutto i comparti del Made In Italy. A primeggiare c’è il settore arredo (70%), seguito dall’automotive (56%), dall’immobiliare – ceramiche, pavimenti, fino agli elementi strutturali – (38%), dall’abbigliamento (30%) e dall’agroalimentare (13,3%).

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