Moda

Biennale 2022, l’asse moda-arte si rafforza tra mostre e sponsorship


I punti chiave

  • Alla Biennale d’Arte a Venezia 213 artiste e artisti da 58 Paesi
  • Il tema scelto dalla curatrice Cecilia Alemani è The Milk of Dreams e indaga le metamorfosi umane
  • Tra i protagonisti anche Valentino, Burberry, Swatch, Dior, Louis Vuitton

Valentino, Burberry, Swatch, Dior, Louis Vuitton: la moda conferma il proprio legame indissolubile con l’arte e torna, da protagonista, alla Biennale di Venezia al via domani. L’Esposizione internazionale d’arte, giunta alla sua 59esima edizione, conta 213 tra artiste e artisti provenienti da 58 nazioni ed è curata da Cecilia Alemani. Il tema, “The Milk of dreams”, che indaga le metamorfosi dei corpi e le diverse definizioni di essere umano, ben si presta anche alle sperimentazioni a parte dell’universo moda-lusso, da sempre impegnato a nutrire i sogni e interpretare le trasformazioni dei propri clienti.

Brand protagonisti tra Arsenale e Giardini

La partecipazione che fino a questo momento ha avuto più risonanza è quella di Valentino, main sponsor del Padiglione Italia, curato da Eugenio Viola e, per la prima volta nella storia della manifestazione, rappresentato da un artista unico: Gian Maria Tosatti. Sia l’artista sia la location hanno un legame forte con Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, e la maison stessa: nel 2021, infatti, la sfilata haute couture della casa di moda si era tenuta proprio a Venezia, alle Gaggiandre dell’Arsenale. L’impegno di Valentino (anche economico: è il principale tra i finanziatori privato che hanno investito 1,4 milioni di euro nel Padiglione) non è l’unico: Burberry ha siglato una partnership con il British Council per sostenere il British Pavilion. Storica presenza alla Biennale di Venezia – fu commissionato nel 1937 – il padiglione britannico quest’anno esporrà le opere dell’artista Sonia Boyce. In Laguna tornano anche le installazioni di Swatch, main partner di lungo corso della manifestazione: ai Giardini sarà visitabile un’installazione site specific dell’artista thailandese Navin Rawanchaikul che riflette sul tema della comunità, mentre nelle Sale d’Armi dell’Arsenale sarà in allestimento il progetto “Swatch Faces” che espone opere di cinque artisti dello Swatch Art Peace Hotel.

La presenza di marchi di moda e lusso si dispiega in tutta Venezia: Dior, tra i finanziatori della Biennale 2022,ha scelto il Teatro La Fenice come location per una cena-evento, organizzata con Venetian Heritage, durante la quale raccoglierà fondi sia per il restauro della Galleria Giorgio Franchetti del Museo Ca’D’Oro sia per i rifugiati ucraini in Italia; Louis Vuitton, invece, porterà in città le proprie librerie effimere: otto storiche edicole veneziane allestite con i libri di viaggio che il marchio francese pubblica da decenni. Non è tutto: nell’Espace Louis Vuitton sarà in allestimento la mostra “Apollo, Apollo”di Katharina Grosse (dal 23 aprile al 27 novembre 2022).

Non ultimo, Prada sarà protagonista a Venezia con il progetto espositivo “Human Brains: it begins with an idea”, in allestimento a Ca’ Corner della Regina, sede della Fondazione Prada a Venezia, in concomitanza con la Biennale. L’esposizione è l’espressione di un complesso processo di ricerca intrapreso da Fondazione Prada nell’ambito delle neuroscienze, cominciato nel 2018.

Fino al 1° maggio, intanto, è visitabile Homo Faber, manifestazione dedicata all’alto artigianato. L’eco designer Tiziano Guardini vi partecipa insieme a Tessitura Bevilacqua con il progetto “La Fiaba – A Dress for Venice” tra artigianato, sostenibilità e haute couture realizzato con l’artista Luigi R. Ciuffreda negli spazi storici della Tessitura, sul Canal Grande, fino al 29 aprile.

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