Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
22 apr 2022
Il portale di vendita Showroomprivé ha registrato una contrazione del 22% del fatturato del primo trimestre, a 138,9 milioni di euro, da comparare però con l’eccezionale accelerazione del 51% conosciuta nello stesso periodo dello scorso anno.

Nel periodo gennaio-marzo, Showroomprivé ha realizzato un volume d’affari di 203,6 milioni di euro e ha registrato un aumento dell’11,5% del paniere medio, a 49,8 euro. La ripresa delle attività di viaggio e biglietteria ha compensato solo in parte il rallentamento in altri segmenti, come la moda e gli elettrodomestici, dove la carenza di scorte riduce le esigenze di destocking dei marchi partner. L’attività Beauté Privée è stata ancora penalizzata dalla migrazione della piattaforma, mentre l’attività di marketplace ha generato panieri molto più alti rispetto agli altri modelli di vendita offerti.
“In continuità con la seconda parte del 2021, il calo del business a inizio 2022 riflette un contesto di mercato ancora problematico, caratterizzato in particolare da incertezze sui livelli di stock e interruzioni delle catene di approvvigionamento in alcuni settori”, ha dichiarato il CEO David Dayan. “Il secondo trimestre 2022 si prospetta sotto migliori auspici, nonostante un calo del fatturato. Stiamo già assistendo a un miglioramento della disponibilità di scorte, che dovrebbe aumentare nella seconda metà del 2022”.
ShowroomPrivé ha annunciato pochi giorni fa l’acquisizione del portale di vendita ad eventi The Bradery, che lo aiuterà nella sua politica di innalzamento dell’offerta. Il gruppo rivendica 1,2 milioni di acquirenti, di cui un milione di acquirenti fedeli (ossia che hanno acquistato nell’ultimo esercizio finanziario e in quello precedente).
Nel 2021 ShowroomPrivé ha incrementato il proprio fatturato del 3,8%, a 723,8 milioni di euro, mentre il volume d’affari si è attestato a 922 milioni di euro (+3,1%). L’EBITDA era salito a 48,2 milioni di euro, contro i 42 milioni dell’esercizio 2020. Un anno di crisi, che però aveva registrato un ritorno a numeri positivi per l’azienda, con un’accelerazione del 13,3% del fatturato, grazie ai lockdown che hanno fatto aumentare le vendite online.
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