Di
AFP
Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
26 apr 2022
Nel primo trimestre del 2022 le vendite del gruppo di moda SMCP (Sandro, Maje, Claudie Pierlot e De Fursac) hanno superato il livello di prima dell’epidemia di Covid-19, ma le restrizioni sanitarie in Cina e Hong Kong hanno avuto un “impatto significativo”.

Il gruppo francese del “lusso accessibile”, che vuole fare dell’Asia il suo primo mercato entro il 2025, “controllerà da vicino il contesto sanitario in APAC (zona Asia Pacifico, ndr) e l’impatto delle restrizioni sul traffico nei negozi oltre che sulle capacità della catena di approvvigionamento” per il resto dell’anno.
SMCP “resta prudente in quanto la situazione nella Cina continentale può cambiare rapidamente e nuove città potrebbero essere toccate”, e afferma di confermare i suoi obiettivi finanziari per il 2022 (in particolare una crescita delle vendite a doppia cifra rispetto a quelle del 2021) “a condizione che il contesto sanitario in APAC migliori abbastanza rapidamente”.
Con 67,6 milioni di euro di vendite nel primo trimestre del 2022 nella regione Asia Pacifico, SMCP sta comunque facendo meglio che nello stesso periodo del 2019, prima dello scoppio della pandemia, sebbene “le recenti restrizioni Covid abbiano avuto un impatto significativo sulle vendite, in particolare a Hong Kong e nella Cina continentale”.
In totale, il gruppo ha registrato vendite per 283 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, rispetto ai 223,9 dello stesso periodo del 2021 e ai 274,6 del 2019. Un quarto delle sue vendite è stato realizzato online, rispetto al 15% del 2019.
In Francia, dove SMCP ha realizzato un fatturato di 93,7 milioni di euro (78,6 nel primo trimestre 2021 e 96 nel 2019), il gruppo ha registrato 13 chiusure nette di punti vendita, “principalmente piccoli negozi in città minori”, su 17 chiusure complessive, nell’ambito di un “piano di ottimizzazione della propria rete di negozi fisici” già annunciato.
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