Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
30 apr 2022
Il Lanvin Group conferma le proprie ambizioni in Nord America. Il gruppo cinese del lusso (ex Fosun Fashion Group), che si appresta a quotarsi alla Borsa di New York, sta lavorando per rafforzare la propria presenza su questo mercato, il suo secondo principale sbocco dopo l’Europa, che rappresenta il 33% del proprio fatturato complessivo. La società asiatica ha appena annunciato una partnership commerciale con Shopify per incrementare le sue vendite online in questa regione, in particolare quelle dei brand Lanvin e Sergio Rossi.

Al 30 settembre 2021, il gruppo possedeva 212 punti vendita negli Stati Uniti, inclusi negozi monomarca, shop-in-shop, outlet e pop-up. L’anno scorso ha ottenuto vendite per 109 milioni di euro nel mercato nordamericano, un terzo del suo fatturato totale di 333 milioni. Le sue vendite sono aumentate del 28% in quest’area nel 2021, dove il gruppo stima che la propria percentuale di crescita media annua sia stata del +27% in cinque anni (2021-25).
Il che vale a dire che questo mercato si trova al centro della strategia del Lanvin Group, che infatti prevede di aprirvi diverse decine di negozi entro il 2025. Ma al di là della rete retail, l’azienda intende soprattutto potenziare l’e-commerce. Nasce da quest’idea l’accordo con il fornitore canadese di soluzioni e-commerce Shopify, che gli consentirà di creare una piattaforma digitale al servizio dei principali marchi del proprio portafoglio in Nord America. Allo stesso tempo, Lanvin Group vi rafforzerà le infrastrutture locali (logistica, team, magazzini).
Il primo a beneficiare di questo accordo dovrebbe essere il produttore italiano di calzature Sergio Rossi, ultima acquisizione del gruppo Lanvin a fine 2021, le cui vendite online sono per il momento centralizzate in Europa, insieme alla griffe francese di lusso Lanvin, come precisa la società in un comunicato: “A partire dalla seconda metà del 2022, Lanvin e Sergio Rossi diventeranno così i primi brand del gruppo a passare sulla piattaforma digitale dedicata al mercato nordamericano, che consentirà loro di sfruttare nuove opportunità di crescita grazie a capacità digitali all’avanguardia sul più grande mercato della moda di lusso al mondo”.
Soprattutto, questa piattaforma consentirà alle etichette del gruppo di concentrarsi su “prodotti e clienti”, per offrire “un’esperienza cliente di prim’ordine con articoli e contenuti dedicati, nonché servizi di shopping omnicanale ottimizzati e localizzati”, indica Lanvin Group, che prevede in un secondo momento di portare i suoi altri marchi su questa piattaforma, come lo specialista italiano dell’abbigliamento maschile di fascia alta Caruso o il marchio austriaco di collant e lingerie Wolford. La sua idea è di “centralizzare le funzionalità di e-commerce su una piattaforma comune, creando sinergie in tutto l’insieme del proprio portafoglio, mantenendo invariate le interfacce e i database specifici di ogni brand”.

Da notare che il Lanvin Group possiede già un marchio americano, la label di prêt-à-porter di lusso specializzata in maglieria St. John, di cui detiene la maggioranza (94,6%) dal 2017. Nato in California nel 1962, il brand conta 47 negozi in gestione diretta e fattura 74,5 milioni di euro, giro d’affari che dovrebbe raddoppiare entro il 2025.
Se non si tiene conto delle vendite online di St. John, i ricavi provenienti dall’e-commerce degli altri marchi del gruppo Lanvin rappresentano solo il 15% del fatturato statunitense, mentre l’azienda spera di raggiungere la soglia del 25% negli States in tre o cinque anni, come affermato dalla CEO del gruppo cinese, Joann Cheng, sulla rivista WWD.
Ricordiamo che l’azienda ha recentemente annunciato un accordo di fusione con la società di gestione d’investimenti Primavera, con sede in Asia e negli Stati Uniti, che la accompagnerà nel suo ingresso in Borsa attraverso un’operazione che la valuterà 1,5 miliardi di euro.
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