Di
Ansa
Pubblicato il
2 mag 2022
Materiali amici dell’ambiente come cartone e vetro, nuovi materiali ricavati dal calcare, nuovi composti che si sciolgono nella terra ma anche e soprattutto plastica usata e correttamente smaltita e quindi riciclata al 100%. Seguono le bioplastiche interamente biodegradabili perché ricavate da scarti agricoli, alimentari e animali, sono tra i principali obiettivi in chiave di cura dell’ambiente delle industrie italiane della cosmesi. Il packaging e la sostenibilità sono stati al centro di un convegno tecnico-scientifico a cura dell’associazione nazionale Cosmetica Italia, svoltosi in occasione di Cosmoprof Worldwide nel quartiere fieristico di Bologna. I nuovi materiali rispettosi dell’ambiente sono stati anche in mostra alla fiera.

“Ad oggi la plastica è ancora indispensabile e non del tutto sostituibile con altri materiali in grado di garantire ai consumatori prodotti ugualmente ben conservati e sicuri, è quindi fondamentale migliorare ancora i passaggi utili per riciclarla correttamente”, ha sottolineato Matteo Locatelli, vicepresidente Cosmetica Italia con delega alla sostenibilità. Il riciclo, che comincia con uno smaltimento corretto da parte dei consumatori, è un tassello focale per il rispetto dell’ambiente e strategico per le industrie della cosmesi oltre all’uso di vetro, cartoncino e alluminio riciclato”.
“Tra i nuovi materiali per gli imballaggi, già impiegati in ambito commerciale, spiccano le bioplastiche”, ha spiegato Paola Fabbri, docente di scienza e tecnologia dei materiali all’università di Bologna. “Ricavate da fonti rinnovabili e non dai derivati del petrolio, possono essere completamente biodegradabili. Provengono da scarti agricoli, vegetali come le potature, alimentari o da residui della macellazione degli animali, come i grassi. Non sono però ancora idonee per il confezionamento di prodotti di bellezza contenenti acqua, come emulsioni e gel che tenderebbero a seccare. La ricerca prosegue ma ad oggi il riciclo della plastica è possibile e noto, ci vuole però il contributo di tutti perché sono necessarie plastiche di qualità provenienti da un corretto smaltimento e selezionamento”.
“La gestione sostenibile dei processi di produzione e del prodotto finito rientra negli investimenti in ricerca e sviluppo del settore. Il comparto italiano investe in innovazione attorno al 6% del fatturato, il doppio della media degli altri settori del manifatturiero”, ha precisato Renato Ancorotti, presidente Cosmetica Italia. In mostra in fiera molte nuove idee ‘eco’ come deodoranti in stick in tubi di cartoncino e con pasticche di ricarica, stick solari con packaging in cartone biodegradabile e con certificazione ‘ecolabel’, dentifrici in pasticche e confezione d’alluminio, shampoo secchi a saponetta in scatole di carta, mascara ricaricabili in alluminio, packaging fatti con calcare e sostanze come mais, zucchero, resine e mini-confezioni da viaggio (da 10 ml) che, una volta terminate, si biodegradano in qualche mese, se sotterrate. Infine vasetti in vetro e nuovi sistemi di ricarica.
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