Innovazione

Zalando presenta i nuovi criteri green

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Adnkronos

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3 mag 2022

Estendere la vita di 50 milioni di prodotti di moda entro il 2023. È questo l’obiettivo di Zalando, come riporta il Sustainability Progress Report del 2021. Per raggiungere il traguardo, l’azienda presenta i nuovi Criteri Progettuali di Circolarità di circular.fashion, che permetteranno la standardizzazione di prodotti ideati per la circolarità dai 5.800 brand partner presenti sulla piattaforma Zalando, consentendo in tal modo ai 48 milioni di clienti di scoprire prodotti più sicuri, duraturi e riciclabili.

Zalando

Il design circolare, spiega Laura Coppen, head of circularity a Zalando, “è necessario nel settore della moda perché la fase di progettazione e produzione del ciclo di vita di un prodotto ha un fortissimo impatto ambientale. Grazie all’applicazione dei Criteri Progettuali di Circolarità, tuttavia, si permette ai designer di cambiare il modo in cui danno vita ai prodotti e si definisce così un quadro chiaro per i brand intenzionati a vendere e promuovere questi prodotti sulla nostra piattaforma”.

“Nuovi modelli di business si stanno diffondendo sempre più rapidamente, come il commercio online dell’usato, la moda a noleggio e le infrastrutture di riciclo. L’ultimo tassello mancante è proprio quello del design circolare. Quest’ultimo richiede una significativa riqualificazione non solo dei designer, ma anche di tutta la catena di produzione con lo scopo ultimo di rivoluzionare il processo di realizzazione dei prodotti”.

Per esempio, spiega Coppen, “se i prodotti sono pensati per durare a lungo, sosterranno meglio modelli di business circolare, come la moda a noleggio e l’assortimento di prodotti di seconda mano, che funzionano bene con capi destinati ad avere più vite passando di proprietario in proprietario. Non si può dare vita alla circolarità con un unico modello di business: è necessario un approccio olistico ed è proprio questa la strategia di Zalando”. Ma qual è la differenza tra un prodotto sostenibile e un prodotto circolare? “Un prodotto più sostenibile (e i nostri esistenti criteri di sostenibilità) si focalizza tendenzialmente sul primo tassello del puzzle, ovvero assicurarsi che i capi siano realizzati da materiali sicuri, riciclati e rinnovabili. Il design circolare offre, invece, uno sguardo globale sul ciclo di vita dei prodotti, direzione verso la quale l’industria della moda dovrebbe indirizzarsi” spiega Coppen.

Per questo “Zalando vuole presentare questi criteri ai brand partner nei prossimi mesi in modo tale che gli effetti positivi previsti possano raggiungere una maggiore portata. Per fare questo, Zalando ha sperimentato queste novità prima per le proprie etichette in modo da avere un feedback globale dai brand e dai riciclatori. Inoltre, è stato consultato anche il nostro team di relazioni pubbliche per allinearci con le imminenti regolamentazioni ed assicurarci che i criteri siano conformi ad esse”.

“Queste conversazioni hanno permesso alla nostra azienda di ottimizzare certi elementi dei criteri, di adottare un approccio industriale collaborativo, rafforzato anche dal fatto che Zalando non si sta muovendo da solo. Così ha operato Zalando lo scorso anno: ora si è sul punto di presentare queste misure a tutti i brand presenti sulla piattaforma” conclude Coppen.

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