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Adidas riduce le prospettive per l’intero anno a causa del lockdown in Cina


Di

Reuters

Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



6 mag 2022

Adidas ha rivisto al ribasso le proprie previsioni per il 2022 dopo il calo registrato nei suoi risultati nel primo trimestre. Le misure di contenimento della pandemia reintrodotte in Cina continuano ad avere un impatto sul produttore tedesco di attrezzature sportive.

Reuters

Le vendite del gruppo a tassi di cambio costanti sono diminuite del 3%, a 5,3 miliardi di euro, e l’utile delle attività operative continue è sceso del 38%, a 310 milioni di euro, nel corso del trimestre.
 
Nella Cina continentale, dove le vendite sono crollate del 35% nel primo trimestre, si prevede che il giro d’affari per l’intero anno diminuirà in modo significativo a causa della chiusura dei negozi e del forte calo delle presenze.

Adidas prevede ora di raggiungere il punto più basso delle sue previsioni per il 2022, vale a dire una crescita dei ricavi dell’11-13% su base valutaria neutra, nonché un utile netto derivante dalle operazioni continue compreso tra gli 1,8 e gli 1,9 miliardi di euro.
 
La multinazionale con sede a Herzogenaurach, in Baviera, ha inoltre ridotto la propria previsione di margine operativo, indicando che si manterrà al livello dell’anno precedente, al 9,4%, contro l’11% precedentemente previsto.
 
“In questo contesto, caratterizzato da serie sfide esterne, è imperativo rimanere concentrati sui nostri obiettivi strategici”, ha dichiarato il CEO di Adidas, Kasper Rorsted.
 
“Anche se rimarremo agili, non metteremo a repentaglio la nostra opportunità di crescita a lungo termine per massimizzare i profitti nel breve periodo”, ha aggiunto.
 
Nonostante il prolungato calo delle vendite nella Cina continentale e un impatto negativo di 200 milioni di euro dovuto a vincoli e problematiche nella catena di approvvigionamento, Adidas prevede un ritorno alla crescita nel secondo trimestre.
 
Nel secondo semestre le vendite nette della società dovrebbero aumentare di oltre il 20%, sostenute in particolare da un migliore approvvigionamento, da un forte slancio sui mercati occidentali e da una serie di grandi eventi sportivi in calendario.

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Articolo preso da Fashio Network Italia

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