Pubblicato il
10 mag 2022
Si è chiusa al centro espositivo Arezzo Fiere e Congressi la 41a edizione del salone di oreficeria e gioielleria Oroarezzo, vetrina di business per oltre 300 brand espositori, tra marchi orafi e aziende tecnologiche, registrando la presenza di 200 buyer stranieri ospitati, provenienti da 50 nazioni.

Certo, nell’ultima edizione in presenza, quella di aprile 2019, Oroarezzo aveva registrato l’arrivo di 450 buyer provenienti da oltre 60 nazioni, ma l’edizione 2022 riparte dopo un biennio segnato da una pandemia globale, per di più non ancora completamente domata, dunque queste cifre vanno lette con beneficio d’inventario.
La fiera di proprietà di IEG-Italian Exhibition Group ha visto presenziare fra i suoi padiglioni, oltre a compratori italiani in gran numero, indica il comunicato finale della manifestazione, centinaia di buyer esteri provenienti soprattutto da Medio Oriente ed Europa (in particolare dell’Est), a confermare la sua vocazione internazionale e il posizionamento nei mercati chiave di destinazione. Bene anche Americhe e Sud Est asiatico, con arrivi da Malesia, Indonesia e Vietnam.
IEG definisce centrale per la fruizione della fiera anche la piattaforma digitale “Jewellery Golden Cloud” al servizio del business matching mirato in presenza tra offerta e domanda, così come il pieno supporto, in fiera e in città, delle principali istituzioni e associazioni partner, tra cui MAECI, ICE, Consulta Orafa Aretina, Confindustria Federorafi, Confartigianato, CNA, AFEMO, Assocoral e Federpreziosi.
In più, con la 31a edizione del concorso creativo Première, Oroarezzo ha acceso i riflettori sulle novità, il design e le tendenze della manifattura, lanciando un messaggio di unione e pace. Ognuna delle 58 aziende in gara ha portato la sua interpretazione personalissima del simbolo per eccellenza dell’infinito e di legami indissolubili: il bracciale. Si sono visti in gara bracciali con charms o a maglia, quelli a fasce rigide o le realizzazioni a polsino, dai multifilo fino ai cosiddetti bracciali ‘baciamano’, che avvolgono il dorso della mano cingendo anche le dita.

I 15 vincitori sono stati: nella categoria ‘Creatività e Design’ Leonardo Gioielli by L’Immagine, Maria De Toni, Mosca Guido, Veneroso, Alunno&Co; per la categoria ‘Creatività, Arte e Scultura’ Arcadia Gioielli, Femar, Loto Preziosi, Gobi Preziosi e Anima; nella categoria ‘Creatività e Pace’ Graziella Group, Orolò, Unoaerre Industries, Giordini. Menzione d’onore per Rial.
Soddisfazioni per il movimento in fiera sono state espresse dalle voci di vari espositori. “Dopo tre anni Oroarezzo è tornata ad animare la città e il business del distretto con il grande valore aggiunto del ritorno in presenza. In questa edizione non sono mancate piacevoli sorprese: la presenza di buyer mai incontrati prima, le visite dal Sud America come Argentina, Cile, Uruguay e Messico, il conseguente sviluppo di nuove relazioni su aree geografiche dal grande potenziale strategico”, ha detto ad esempio Eleonora Gori, Sales Manager di Graziella & Braccialini S.r.l.
“Questa edizione di Oroarezzo si è collocata in un periodo storico influenzato da una crescente tensione e difficoltà degli scenari internazionali. Fattori che, di fatto, condizionano il settore. Proprio per questo motivo, voglio fare un plauso a chi ha creduto nelle potenzialità del ritorno di questa manifestazione, dando un segnale deciso di forza e consapevolezza, trasmettendo alla città un sentimento di assoluta fiducia e alle aziende vicinanza e affiancamento”, ha affermato Stefano Merelli, direttore commerciale di AMP S.p.A., secondo il quale l’evento “ci ha permesso di lavorare per quattro giorni in presenza con buyer e clienti dai mercati strategici. Un’affluenza interessante e di qualità che fa ben sperare per il prossimo futuro”.

“Oroarezzo ha confermato il trend positivo, sia per gli aspetti relazionali che commerciali, iniziato a JGT Dubai, confermato a Vicenzaoro, consolidato nel tanto atteso ritorno di un evento così importante per il settore e per la città. […] Siamo entusiasti perché Arezzo, primo distretto in Europa per l’export, aziende attive e addetti, è tornata ad avere il suo momento più atteso, decisivo e sentito”, ha puntualizzato Giordana Giordini, proprietaria di Giordini S.r.l.
“I segnali e i risultati di questa edizione di Oroarezzo hanno superato ogni nostra aspettativa. La pluralità e la qualità dei buyer con i quali siamo tornati a interagire ci ha consentito da un lato di riallacciare il dialogo in presenza con canali distributivi storici, dall’altro di impostare basi di sviluppo con nuova clientela. Gli incontri con le rappresentanze di aree come Giappone, Libano, Israele, Giordania, Messico, Arabia Saudita, oltre alle europee con Olanda, Francia e Bulgaria, solo per citarne alcuni, confermano il valore di Oroarezzo”, ha aggiunto entusiasticamente Maria Loretta De Toni, presidentessa di Maria De Toni S.r.l., la quale ha elogiato il valore del concorso Première, “iniziativa che ha saputo focalizzare e incanalare la dimensione del gioiello verso la creatività, il design, l’arte e la scultura, con cui Oroarezzo e il Made in Italy dell’oreficeria hanno espresso la loro dimensione interculturale, veicolando un messaggio di vera democrazia e di pace nel mondo”.
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