Pubblicato il
12 mag 2022
Eccitazione. Questa la parola chiave che riecheggia durante la conferenza stampa di presentazione della 102esima edizione di Pitti Uomo (14-17 giugno), tenutasi oggi a Milano. Ancor più di una “ripartenza”, quella c’è già stata, almeno a giudicare dai numeri: 640 espositori (non ancora i livelli del pre-pandemia, ma si è superato il 50%, e molti di più dei 338 dell’edizione di giugno 2021), una previsione di circa 15.000 buyer (erano 5.900 lo scorso anno) e moltissimi eventi, non solo in Fortezza da Basso ma anche, finalmente, in città.

E a parlare di “eccitazione” è in primis Claudio Marenzi, Presidente di Pitti Immagine, parlando del 2021 come di un “buon anno” per il sistema moda italiano: “Ci stiamo avvicinando ai livelli pre-Covid, siamo a -5% rispetto al 2019. Lo scorso anno alcuni mercati hanno performato davvero bene, in particolare gli Stati Uniti, dove si sta assistendo a un vero proprio boom, così come in Turchia; bene anche Europa, ex URSS e Cina. Ovviamente gli accadimenti del primo trimestre 2022, la guerra russa in Ucraina e il blocco totale della Cina, hanno avuto un impatto negativo, ma nei primi tre mesi di quest’anno abbiamo comunque superato i livelli del 2019. La situazione in Cina ha influenze diversificate sulle aziende: per i grandi marchi quello cinese è uno dei mercati principali, mentre le aziende più piccole risentono meno della situazione. Anche Giappone e Corea stanno dando segnali di ripresa”.
“Un altro grande tema è quello delle materie prime e dell’aumento dei costi energetici, che avranno un impatto per i prossimi anni”, prosegue Marenzi. “Dovremo ragionare molto sulla supply chain, probabilmente la filiera a monte dovrà essere riportata più vicino a casa, anche se alcune zone dell’Europa sono già congestionate. Trovo che sia anche una situazione stimolante ed eccitante: dobbiamo infatti ridisegnare il paradigma del sistema e creare qualcosa di nuovo”.
Nel frattempo, i player della moda si danno dunque appuntamento a Firenze, per un’edizione che ritorna al calendario tradizionale di quattro giorni. Accanto a molte conferme, sono circa un centinaio i nomi nuovi, prevalentemente marchi di ricerca che vogliono farsi conoscere attraverso una piattaforma internazionale come Pitti.
“Il 38% degli espositori fisici proviene dall’estero, in particolare da USA, Inghilterra, Germania, Canada, Dubai, Francia, Spagna, Giappone, Danimarca, Messico e anche Russia”, precisa Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine. “Desidero evidenziare la collaborazione tra Pitti e Histores, l’associazione che raggruppa circa 40 store multibrand italiani, che sarà presente in Fortezza da Basso con uno spazio nel quale saranno presentate le esclusive capsule collection realizzate con Kired, Valstar eFedeli; e quella con The Best Shops – Camera Buyer Italia, l’associazione che riunisce e rappresenta i migliori luxury multi-brands stores sul territorio italiano. Per la prima volta, inoltre, saranno presenti a Pitti Uomo con i loro progetti le scuole di moda e fashion design Polimoda, IED e Istituto Marangoni”.
Agostino Poletto, Direttore Generale di Pitti Immagine, ha illustrato il tema che accomunerà i saloni estivi dell’organizzatore fiorentino, “Pitti Island”, sviluppato dal creative director Angelo Figus in collaborazione con il duo creativo i Narènte (Lucio Aru e Franco Erre): “Abbiamo scelto Pitti Island perché siamo in una fase di passaggio e le isole sono dei punti fermi sulla mappa, dei luoghi in cui si ritrova finalmente terra dopo le avventure in mare. Ma sono anche luoghi di apertura al mondo, in cui si incontrano culture, usi e costumi diversi; luoghi in cui ci si può ricaricare e riflettere prima di riprendere il viaggio. Ecco, nel ‘mare’ della moda Pitti Uomo è un’isola, un punto di incrocio delle rotte stagionali più importanti”.
La kermesse dedicata al menswear, ma che si sta aprendo sempre di più a un concetto di lifestyle oltre all’abbigliamento, conferma le sue tradizionali sezioni: Fantastic Classic e Futuro Maschile, dedicata alla moda classica; Dynamic attitude per lo sportswear; Superstyling per i brand di ricerca; e S|Style sustainable style, il progetto espositivo di Fondazione Pitti Discovery che ad ogni edizione presenta giovani brand e designer che creano e producono seguendo criteri di eco-responsabilità.
Tra gli eventi speciali di questa edizione, due importanti anniversari: i 70 anni di Roy Rogers, che festeggerà la ricorrenza con un evento dove sarà presentato il mini movie realizzato dal fotografo Bruce Weber, e i 40 anni di WP Lavori in Corso, che presenterà a Pitti Uomo la nuova collezione del brand Baracuta.
E ancora, Basicnet presenterà il suo nuovo progetto per Robe di Kappa, North Sails la nuova collezione in collaborazione con Maserati, Ecoalf sarà protagonista di una speciale presentazione in Fortezza, Incotex Blue division presenterà la nuova linea denim in partnership con Giada, Pierre Louis Mascia lancerà in esclusiva una sneaker con Diadora, Fila tornerà a Pitti con le sue nuove scarpe da running hi tech… e molto altro.
Tra gli ospiti di eccezione, la Guest Honour Ann Demeulemeester, che ha curato una speciale installazione alla Stazione Leopolda, e la Guest Designer Grace Wales Bonner, che terrà una sfilata evento in una location fiorentina ancora da svelare.
Due anche gli Special Project di questa edizione di Pitti: Soulland, brand basato a Copenaghen e guidato da Silas Oda Adler, che presenterà la sua visione di una moda uomo senza tempo, ma al tempo stesso radicata profondamente a un approccio responsabile, attraverso uno speciale showcase; e Sapio, il brand fondato dal designer Giulio Sapio, ospite dello Spazio Discovery, contenitore-galleria nella sede di Pitti Immagine a pochi metri della Fortezza da Basso.
A livello di collaborazioni internazionali, torna Scandinavian Manifesto, l’iniziativa realizzata in partnership con Revolver Copenaghen che presenta una selezione di collezioni firmate da brand di riferimento e fashion designer emergenti provenienti da Danimarca, Svezia e Norvegia. Infine, in Fortezza da Basso saranno ospitati una serie di fashion designer e brand ucraini invitati a Firenze per presentare le loro collezioni.
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