Di
AFP
Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
12 mag 2022
C’è circospezione da Shiseido. Il gruppo giapponese di cosmetici ha mantenuto invariate le proprie previsioni sui risultati dell’esercizio 2022 (che corrisponde all’anno solare) improntate alla prudenza, giudicando “difficile quantificare con precisione” l’impatto della pandemia e delle tensioni geopolitiche sulla sua attività.

Prendendo atto in un comunicato delle “attuali incertezze di mercato dovute alla pandemia, alle crescenti tensioni geopolitiche, alle fluttuazioni dei tassi di cambio e del prezzo delle materie prime”, il gruppo ha affermato che sta esaminando diversi scenari e ha rinviato l’annuncio di nuove previsioni.
Quelle formulate a febbraio sono quindi rimaste pressoché invariate, solo marginalmente rettificate con l’adozione dei principi contabili IFRS per le proprie previsioni.
Shiseido prevede di registrare un utile netto di 44 miliardi di yen (326,7 milioni di euro) nel 2022, il che rappresenterebbe un leggero calo del 6,2% in un anno.
Escludendo gli elementi eccezionali (costi di ristrutturazione, svalutazioni, ecc.), l’azienda nipponica prevede un utile operativo di 62 miliardi di yen, che rappresenterebbe un balzo del +45,7% in un anno, e un fatturato di 1.075 miliardi di yen (-6,4%) ovvero 8 miliardi di euro al corso attuale.
Il primo trimestre di Shiseido è stato caratterizzato da vendite deludenti nei suoi due mercati principali: il Giappone, dove le misure restrittive in vigore fino a metà marzo contro la variante Omicron hanno limitato le spese delle famiglie, e la Cina, dove la politica “zero Covid” ha fatto crollare i consumi.
Shiseido ha comunque constatato una ripresa delle vendite in Europa e negli Stati Uniti, oltre che nell’attività di Travel Retail (ovvero nei negozi duty free principalmente situati negli aeroporti).
Shiseido ha poi registrato un utile netto trimestrale di 4,4 miliardi di yen (32,7 miliardi di euro). Molto meglio rispetto alla perdita netta di 11,1 miliardi di yen dell’anno precedente, che tuttavia, va sottolineato, era principalmente dovuta alla conclusione degli accordi di licenza che l’azienda giapponese ha gestito per diversi anni per realizzare le fragranze del gruppo italiano Dolce & Gabbana.
Anche il suo utile operativo si è attestato a 4,4 miliardi di yen e le sue vendite sono quasi rimaste stagnanti, a 234 miliardi di yen (1,7 miliardi di euro al cambio attuale, -1,3% in un anno).
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