Industria

Brunello Cucinelli e l’incontro col Principe Carlo per la Sustainable Markets Initiative


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



13 mag 2022

L’ultimo grande imprenditore della moda a fornire il proprio sostegno all’iniziativa per sviluppare mercati sostenibili (la Sustainable Markets Initiative) del principe Carlo d’Inghilterra è lo stilista e mecenate umbro Brunello Cucinelli.

Il Principe Carlo, Brunello Cucinelli e Federico Marchetti durante la presentazione del primo progetto della SMI, al G20 di Roma il 31 ottobre 2021 – Foto: Per gentile concessione di Brunello Cucinelli – DR

Lunedì scorso, a Buckingham Palace, il Principe Carlo ha ospitato una cena per la Sustainable Markets Initiative, ideata e presieduta dallo stesso Principe di Galles. Il suo obiettivo: costruire uno sforzo globale coordinato per consentire al settore privato di accelerare la transizione verso un futuro sostenibile.
 
Un suo elemento chiave è costituito da una serie di Task Force dedicate a settori specifici: da quello bancario al settore della transizione energetica fino alla moda, quest’ultima presieduta da Federico Marchetti, consigliere d’amministrazione di Giorgio Armani ed ex amministratore delegato di YNAP. Altri membri della Fashion Task Force includono Burberry, Chloé, Eon, Gabriela Hearst, Giorgio Armani, Johnstons of Elgin, Moda Operandi, Mulberry, Selfridges, Stella McCartney, The Dubai Mall, Vestiaire Collective e Zalando.

Nell’ultimo sviluppo dell’iniziativa, Cucinelli si unisce alla Fashion Task Force, i cui obiettivi sono sostenere l’agricoltura rigenerativa e supportare economicamente la produzione tessile locale in un progetto noto come “Himalayan Regenerative Living Lab”. Il membro della famiglia reale britannica ha lanciato la Sustainable Markets Initiative al World Economic Forum 2020 di Davos, per guidare e accelerare la transizione del mondo verso un futuro eoc-sostenibile, coinvolgendo e sfidando il pubblico, i privati e i settori industriali a generare valore economico in armonia con la sostenibilità sociale e ambientale.
 
Cucinelli, che si può considerare qualcosa di molto vicono ad un imprenditore-filantropo, ha sviluppato un modello di business unico nel comparto del lusso, che lo ha portato a costruire un marchio con una capitalizzazione di mercato che attualmente è di 3,7 miliardi di dollari. Brunello ha insediato la propria azienda a Solomeo, un borgo dell’Umbria di impianto medievale che era rimasto abbandonato e che ha trasformato in una fiorente comunità della moda; e ha assegnato generose quantità di azioni della società ai suoi dipendenti di lunga data. Solomeo, le cui stradine sono costellate di citazioni di dotti filosofi e scrittori, ora funge anche da think tank rurale, dove capitani d’industria e miliardari della Silicon Valley si riuniscono per discutere del futuro.
 
Abbiamo sentito Cucinelli da Solomeo su WhatsApp per ascoltare le sue impressioni e idee sulla Sustainable Markets Initiative, sul Principe Carlo, su quanto i reali apprezzino l’Italia e sul perché l’Himalaya ‘assomiglia’ al Bel Paese.

Brunello Cucinelli – Brunello Cucinelli

FashionNetwork: Perché sostiene l’iniziativa per i mercati sostenibili?
Brunello Cucinelli: Mi piace moltissimo il concetto che ne sta alla base; e personalmente ammiro davvero Sua Maestà. Sa, il Principe Carlo ha iniziato a parlare di ecologia ed economia circolare circa 40 o 50 anni fa. Era in anticipo sui tempi, un uomo sapiente e molto saggio. È stato lui a creare questa task force.
 
FNW: Com’è stato incontrare il Principe Carlo?
BC: Abbiamo parlato per la prima volta l’anno scorso al vertice del G20 a Roma. Ci ha gentilmente invitato a Villa Wolkonsky, l’ambasciata britannica a Roma. Hanno preparato un tavolo di delizie assortite e un sacco di tè. E io gli ho detto: ‘A quest’ora del giorno, non preferirebbe mangiare della pasta al pomodoro?’. E l’ha fatto!
 
Le dico un’altra cosa che mi ha colpito. Quando sono tornato a Solomeo, abbiamo fatto una videochiamata insieme. E improvvisamente in sottofondo hanno risuonato le ultime campane della giornata, quella che chiamiamo dell’Ave Maria, dal nostro campanile. E il principe ha detto: “Mio caro amico, questa è l’Italia che amo”. È davvero un amante della cultura italiana e molto ben informato sulla nostra storia.
 
Ha chiesto di venire a Solomeo, perché ama l’idea che le persone tornino a lavorare nei piccoli paesi. E questo è uno dei motivi per cui trovo questo progetto davvero eccezionale, perché assomiglia a quello che abbiamo cercato di fare solamente a Solomeo, se si escludono i piccoli villaggi dell’Himalaya. È davvero una grande idea e un fantastico concept, per rigenerare e riparare la terra e aiutare gli animali.
 
FNW: Come funzionerà la Fashion Task Force?
BC: Beh, hanno creato il progetto “Himalayan Regenerative Living Lab” e fondato due società, Reforest Action e Circular Bioeconomy Alliance, guidate dallo scienziato Marc Palachi. Durerà due anni e terminerà alla fine del 2023. Noi aiuteremo a finanziarlo e sostenerlo. Credo fortemente anche nel concetto di passaporto della moda. Lavoreremo in questi piccoli villaggi per aiutare a migliorare le condizioni di vita sia per gli agricoltori che per il bestiame. Pianteremo alberi e aiuteremo gli agricoltori dell’Himalaya a produrre cotone, seta e cashmere in modo olistico. Spero di andarci a settembre e sospetto che vi troverò una cultura simile a qui.
 
FNW: Il Principe Carlo ha iniziato a indossare Cucinelli?
BC: Non ancora, ma forse un giorno. Penso che se mai verrà a trovarci, possa trovare tanto da indossare! È davvero molto raffinato, chic e amabile. Adoro lui, le sue idee e i suoi modi principeschi.

Copyright © 2022 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.



Source link

Articoli correlati

Lascia un commento