Moda

Medicina estetica verso un concetto olistico contro la «bellezza da social»


Tre giorni dove i medici e gli esperti del settore hanno avuto modo di confrontarsi su tutte le novità della medicina estetica, un settore in continua crescita esponenziale: si è concluso a Roma il 43esimo Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica) che ha visto la presenza di oltre 3.200 medici estetici. «Quest’anno il titolo del Congresso è stato “Colori, volumi e superfici” per significare che i tre aspetti devono essere sempre considerati tutti assieme se si vuole raggiungere il risultato migliore – spiega Emanuele Bartoletti, presidente Sime – È impensabile che un medico estetico, per migliorare la qualità della pelle, faccia solo filler, tralasciando altre metodiche come i peeling o i laser, perché questo non è il modo corretto di trattare un paziente, ma significa “vendergli” dei trattamenti che a volte sono anche fuori indicazione. Inoltre tutte le terapie effettuate devono essere pubblicate su riviste scientifiche ed eseguite da medici estetici preparati, che abbiano seguito un percorso formativo e conoscano bene i macchinari e le terapie che utilizzano».

Diverse le novità presentate al Congresso: la tossina botulinica liquida, una formulazione già diluita e pronta all’uso, che non va ricostruita come le precedenti, evitando così errori di dosaggio; il liquid lifting che si sta sempre più consolidando nel tempo. Si tratta di una procedura non invasiva che consiste nel riempire con un filler a base di acido ialuronico o idrossiapatite di calcio determinate zone del viso, per riportare in tensione legamenti zigomatici o mandibolari che con l’invecchiamento si rilassano. L’impiego maggiore dei fili ili riassorbibili e biostimolanti che, anche a distanza di 20 anni dalla loro introduzione, garantiscono il sollevamento e il sostegno dei tessuti rilassati. Una sessione intera del Congresso è stata dedicata a questa metodica per mettere a punto le indicazioni e l’identikit del paziente ideale.

Bellezza da social

I social influenzano sempre più i canoni di bellezza estetica, soprattutto tra i giovani. La bellezza delle influencer, vedi modelle e attrici, impone dei cliché che alla fine tende a renderle tutte uguali nel loro aspetto. I must sono: nasino piccolo, mandibola ben disegnata, zigomo alto e pronunciato. E così le richieste al medico estetico si ispirano a questi cliché. «Sempre più spesso le pazienti vogliono assomigliare all’influencer del momento – afferma Nadia Fraone, segretario generale Sime – È un fenomeno sconcertante, il look viene scelto quasi fosse un vestito. Le richieste più gettonate? Le cherry lip, Russian lip, in pratica labbra molto visibili, talvolta sproporzionate rispetto al volto. Fossette da Cip&Ciop, un fenomeno in voga negli Usa, dove per ottenere la fossetta sulle guance, si esegue in ambulatorio la cosiddetta “dimpleplasty”, rimuovendo dall’interno della bocca un po’ di grasso e muscolo al centro della guancia e saturando con un filo la parte al fine di creare la fossetta. Gli occhi da volpe o hunter eyes è la moda del momento che fa inorridire i popoli orientali. In pratica viene modificata la forma dell’occhio, rendendola più allungata, con la coda all’insù per ottenere gli occhi da seduttore».

Tutte queste procedure sono degli atti medici o chirurgici che possono anche avere degli effetti indesiderati oltre a peggiorare, in alcuni casi, l’armonia del volto. «La medicina estetica deve correggere difetti e inestetismi reali e diagnosticati e non cambiare i connotati – sottolinea Bartoletti –. Chi lo fa dietro richieste dei pazienti non è un vero medico estetico. Dobbiamo seguire il nostro codice etico e non stravolgere il viso del paziente solo perché la moda lo richiede. Evitate questo tipo di medici».

Trattamenti nuovi e consolidati per diversi inestetismi

Non solo viso ma anche corpo. Al Congresso sono stati presentati diversi trattamenti che si focalizzano sul body reshaping. Punta su braccia e addome Seventy Hyal 2000 Body System di Seventy BG, azienda italiana. Il kit propone: un ciclo di due trattamenti iniettabili con acido ialuronico ad alto peso molecolare e il tapikin kinesiologico, e a distanza di un mese dall’ultimo trattamento l’inserimento nella zona trattata dei VLift Pro Screw, fili in polidiossanone arrotolati a vite. Una soluzione non chirurgica per la riduzione del grasso localizzato e la tonificazione muscolare è la promessa di Total Sculpt di Med&Tech. Il device multistema combina 3 potenti tecnologie che agiscono contemporaneamente in diverse aree del corpo: per il ricompattamento cutaneo, il miglioramento della cellulite, la riduzione dei pannicoli adiposi e la riduzione della circonferenza.

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