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Ansa
Pubblicato il
24 mag 2022
“Il nesso tra sport e Gruppo Biagiotti significa un grandissimo investimento da parte della mia azienda sul Marco Simone Golf & Country Club, che ospiterà la Ryder Cup nel 2023, terzo evento sportivo più importante del pianeta con due miliardi di telespettatori. Un progetto su cui ho lavorato tre anni, ristrutturando i campi da golf attorno alla mia residenza, dove ho scelto di vivere e lavorare, il Castello Marco Simone, a 17 chilometri da Roma: ovvero 150 ettari con 27 buche, da alcune delle quali si vede anche la cupola di San Pietro. E collaborando con la Federazione Italiana Golf per ospitare la Ryder Cup 2023. A settembre si terranno qui da noi anche gli Open d’Italia”. Parola di Lavinia Biagiotti, presidente del Gruppo omonimo e del Marco Simone Club, che anticipa di avere in preparazione anche una linea di abbigliamento per il golf.

“Non ne voglio parlare troppo per scaramanzia, ma è la nuova linea è in cottura da un po’”. Inoltre, sempre parlando di golf, la stilista ricorda che il suo club ospita la XVII edizione di una competizione benefica organizzata dalla Fondazione Vialli e Mauro per raccogliere fondi a favore della Ricerca sulla Sla. Professionisti del DP World Tour, imprenditori e celebrities si sfidano nel campo di golf di proprietà della Famiglia Biagiotti. Tra questi Michel Platini, Laurent Blanc, Giancarlo Antognoni, Mauro Tassotti, Christian Panucci, Davide Devenuto, Flavio Montrucchio. Tra i professionisti Stephen Gallacher, Ross Mcgowan vincitore dell’Open D’Italia nel 2020, Justin Walters terzo classificato al British Masters, Scott Jamieson, Francesco Laporta in rappresentanza della scuderia italiana.
Ma oltre al golf c’è la moda da portare avanti. Parlando degli effetti della guerra sulla sua azienda, Lavinia Biagiotti pensa al futuro “incerto e preoccupante” cercando possibilità alternative. “La situazione a causa della guerra”, sottolinea, “è in costante evoluzione. Difficile fare previsioni. La mia soluzione è la sostenibilità. Io ho scelto di vivere in campagna e di produrre a chilometro zero. Mamma fu la prima a sfilare a Mosca, ma ora bisogna guardare ad altri mercati. E anche a casa nostra, valorizzando con piccole gocce di bellezza il territorio. Come ho fatto scegliendo di sfilare nel settembre 2020 in piazza del Campidoglio, poi all’Ara Pacis, poi nel Museo Maxxi e nella Centrale Montemartini”.
Ma non solo. “Valorizzare il territorio vuol dire anche”, precisa la stilista, “pensare a opere di mecenatismo, come i restauri di opere monumentali storiche. Infatti tra poco, come annunciai con la sindaca Raggi nel 2020, sarà dato il via ai lavori sulla Fontana Dea Roma, in piazza del Campidoglio, sostenuti dal Gruppo Biagiotti”. Si tratta, per quanto riguarda il restauro della Fontana della Dea Roma, di un’operazione del Gruppo Biagiotti che segue quelle già realizzate in passato per la Scala della Cordonata e dei Dioscuri.
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