Un settore affascinante, quello dei segnatempo, anche perché estremamente variegato: lo Speciale Orologi del 1° giugno, inserto di trenta pagine gratuito e allegato al Sole 24 Ore di mercoledì, parte dai dati del mercato italiano, che nel 2021 ha quasi recuperato i livelli pre Covid, e di quello dell’alta orologeria Swiss made, che invece ha già superato i numeri del 2019, come è accaduto all’intero comparto dell’alta gamma. Sul futuro a medio e lungo termine pesano le incognite geopolitiche, con effetti diretti e indiretti su aziende e consumatori.
I temi trasversali
Nello prima parte dello Speciale si affrontano i grandi temi che l’orologeria di ogni segmento deve affrontare: sostenibilità, canali di distribuzione, nuove frontiere del digitale, ricambio generazionale della clientela. Temi ricorrenti anche negli articoli dedicati alle singole maison e marchi, che raccontano le rispettive strategie e gli investimenti in ricerca tecnologica e stilistica.
Quattro pagine di vetrine
Nello Speciale si trovano infine quattro pagine dedicate alle novità presentate nel 2022 dai più importanti marchi di orologeria italiani, svizzeri (e non solo), sempre più concentrati nel trovare il giusto equilibrio tra dna e tradizione – specie per chi ha cento e più anni di storia – e necessità di rinnovare la gamma dei prodotti, con un occhio alla tecnologia, che non significa più solamente smartwatch. C’è chi preferisce le edizioni limitate e l’esclusività, chi opta per quello che in inglese si chiama value for price. Ma una cosa è certa: gli orologi da polso restano l’oggetto più affascinante per misurare il tempo e raccontare chi siamo. Nessuno smartphone potrà mai riuscirci.