Creazione

13 candidati in lizza per l’edizione 2022


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



30 mag 2022

Chi vincerà i cinque trofei Swarovski ideati da Egonlab lo scorso anno? Il concorso Andam rivolto ai giovani fashion designer prepara la sua edizione 2022 con un’organizzazione rafforzata, dotata di un montepremi totale di 550.000 euro per i vincitori delle diverse categorie. Per questa 33a edizione, i 33 membri della giuria, composta da 21 membri permanenti (Bruno Pavlovsky di Chanel che presiede questa edizione, Michael Kliger di MyTheresa, Sydney Toledano di LVMH Fashion Group…) e 12 membri ospiti (il rapper Abd Al Malik, il designer Stéphane Ashpool, la coreografa Blanca Li…) dovranno decidere tra i 13 finalisti selezionati.

“Sono molto orgoglioso del forte coordinamento dei nostri sponsor privati ​​e istituzionali, francesi e internazionali, che, tutti insieme, consentono agli Andam Fashion Awards di raggiungere una dotazione eccezionale di 620.000 euro (con i 70.000 euro già assegnati al vincitore della categoria Innovazione, ndr.)”, spiega Nathalie Dufour, fondatrice e direttrice dell’Andam. “Voglio rendere omaggio all’expertise e ringraziare l’impegno dei membri della nostra giuria, che hanno selezionato 13 talentuosi finalisti dai progetti creativi unici e dalla visione impegnata alquanto singolare”.

Lukhanyo Mdingi – DR

Sono quindi in sette a candidarsi per il Gran Premio e il Premio Speciale, dotati rispettivamente di 300.000 e 100.000 euro. L’anno scorso la britannica Bianca Saunders ha vinto il primo premio. Anche quest’anno, diversi nomi in finale sono già piuttosto noti, come il designer sudafricano Lukhanyo Mdingi, che lo scorso anno ha vinto il riconoscimento dedicato a Karl Lagerfeld del Prix LVMH, cui si aggiungono le ispirazioni caraibiche di Botter, il cui duo creativo Rushemy Botter e Lisi Herrebrugh ha recentemente lasciato la direzione artistica della maison Nina Ricci, ma ci sono anche i creativi svizzeri di Ottolinger, Christa Bösch e Cosima Gradient, che dal 2017 presentano regolarmente le proprie collezioni a Parigi.

In questa rosa si trova anche il marchio americano di prêt-à-porter femminile Peter Do, attivo dal 2018 come collettivo multiculturale che opta per una reinterpretazione della creazione sartoriale. I fratelli Julius e Victor Juul rivendicano, con il loro marchio Heliot Emil, di alimentare un dialogo tra la forma e la funzione dell’abbigliamento, utilizzando per questo delle innovazioni tecnologiche. Quanto a Robert Wun, nato a Hong Kong e basato a Londra, ha iniziato la propria attività nel 2014: “Attraverso l’interazione tra silhouette scultoree e un approccio futuristico allo stile, punto a creare collezioni che raccontino storie ed esplorino l’idea di visibilità e liberazione”, dice. Completa questa selezione Cool TM, fondata a Parigi nel 2019 da Thomas Monet (ex Faith Connexion, passato anche da Yiqing Yin e Balmain), con uno stile che porta con sé una proposta colorata e ottimista.

I fratelli Juul, di Heliot Emil – DR

Per il premio Pierre Bergé sono in lizza tre finalisti: Benjamin Benmoyal, che abbiamo visto entrare nel calendario della Paris Fashion Week lo scorso anno, ma che recentemente ha anche firmato una straordinaria collaborazione con La Redoute; Bluemarble di Anthony Alvarez, lanciato nel 2019 e presente nella prima giornata della prossima Fashion Week di moda maschile; e Boyarovskaya, che dal 2016 mescola le visioni della stilista bielorussa Maria Boyarovskaya, che ha lavorato per Givenchy, e del fotografo di moda ucraino Artem Kononenko.

Il duo alla base di Boyarovskaya – DR

Il premio dedicato agli accessori dovrà decidere tra il nuovo brand del direttore creativo Serge Ruffieux, 13 09 SR, l’etichetta di sneakers dell’omonima designer rumena Ancuta Sarca e le creazioni dell’artista gioielliera Dolly Cohen.

Ancuta Sarca – DR

Il premio per l’innovazione è già stato assegnato all’azienda specializzata nella tintura Ever Dye. La finale si svolgerà il 30 giugno.

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