Industria

Capri alza le previsioni di utili e crea la Versace Foundation legata al Pride Month


Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



1 giu 2022

Il gruppo americano Capri Holdings ha alzato le previsioni di utili per l’intero anno, mettendo in risalto la forte domanda per i prodotti dei suoi marchi di lusso Michael Kors e Versace da parte dei clienti facoltosi, che sono tornati alle loro abitudini di consumo.

Reuters

Il titolo del gruppo, che possiede anche il marchio Jimmy Choo e ha annunciato un nuovo programma di riacquisto di azioni da un miliardo di dollari, ha guadagnato il 5,4%, a 51,39 dollari, nel trading pre-apertura del mercato borsistico.
 
L’inflazione ai massimi livelli degli ultimi 40 anni non ha ancora avuto un impatto sui consumatori più ricchi, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, consentendo agli operatori del lusso di continuare ad aumentare i prezzi in un momento in cui altri rivenditori, tra i quali Target Corp. e Walmart Inc., stanno vendendo i loro prodotti a prezzi di saldo.

Le vendite di Michael Kors, il marchio più importante di Capri, sono aumentate del 21,8%, a 1,02 miliardi di dollari, nel quarto trimestre, mentre quelle di Versace sono balzate del 34%, a 315 milioni di dollari.
 
La società ha anche visto il proprio fatturato aumentare del 24,6% nel quarto trimestre terminato il 2 aprile, a 1,49 miliardi di dollari, battendo le stime degli analisti, che in media puntavano su 1,41 miliardi di dollari, secondo i dati IBES di Refinitiv.
 
Nell’intero esercizio 2021/22 il fatturato del gruppo ha raggiunto i 5,654 miliardi di dollari, contro i 4,060 miliardi dell’anno precedente. Nel dettaglio, è il marchio Michael Kors a dare il maggior contributo a questo risultato, con 3,953 miliardi di dollari (+35%), seguito da Versace con 1.088 miliardi (+51%) e poi da Jimmy Choo con 613 milioni (+47%).
 
Nel continente europeo (regione EMEA), Michael Kors ha fatturato 835 milioni di dollari, contro i 425 milioni di Versace e i 229 milioni di Jimmy Choo.
 
L’utile netto annuo del gruppo è balzato a 823 milioni di dollari, mentre era negativo per -63 milioni l’anno precedente.
 
Capri Holdings prevede guadagni nell’esercizio 2022/23 di circa 6,85 dollari per azione, superiori rispetto alla precedente stima di circa 6,60 dollari. La società, tuttavia, ha abbassato le proprie previsioni di fatturato per il 2023 a 5,95 miliardi di dollari, dai circa 6,1 miliardi di dollari precedenti, a causa della chiusura dei negozi in Cina nel quadro delle recenti restrizioni sanitarie prese contro la diffusione del coronavirus.

Versace – Autunno-Inverno 2022 – Womenswear – Milano – © PixelFormula

Intanto, Capri Holdings ha effettuato una donazione di 10 milioni di dollari alla nuova Fondazione Versace, che ha creato in occasione del mese del Pride 2022.
 
I 10 milioni di dollari “incrementeranno la missione della fondazione di promuovere, favorire e sostenere programmi, progetti e attività volti a generare consapevolezza e supporto per la comunità LGBTQIA+”.
 
Il gruppo statunitense ha affermato che la fondazione “si impegnerà con organizzazioni filantropiche e gruppi di comunità per sostenere la conservazione della storia e della cultura LGBTQIA+, nonché per promuovere il progresso dell’uguaglianza, del benessere e della sicurezza per le persone LGBTQIA+”.
 
La responsabile creativa del marchio, Donatella Versace, si è detta “orgogliosa che Versace sia sempre stato noto per la sua inclusività”.
 
E il CEO di Capri John D. Idol ha aggiunto: “Abbiamo tutti il diritto di essere accettati, amati e di essere noi stessi nel modo più autentico possibile. La Fondazione Versace ci consente di promuovere la nostra ricerca di equità, benessere e sicurezza per chi è LGBTQIA+, oltre a continuare a essere un alleato per le persone LGBTQIA+”.

Con Reuters

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