Industria

Ad aprile le esportazioni svizzere di orologi sono crollate in Cina


Di

AFP

Versione italiana di

Laura Galbiati

Pubblicato il



2 giu 2022

Le esportazioni svizzere di orologi verso la Cina sono crollate ad aprile a causa della politica zero Covid del governo cinese, rallentando la crescita del settore, finora in forte espansione, ha annunciato la Federazione orologiera svizzera.

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Nel mese di aprile, infatti, le esportazioni verso la Cina, uno dei maggiori mercati per i produttori svizzeri di orologi, sono diminuite del -57,8%, secondo i dati della Federazione, mente hanno portato avanti il trend positivo negli Stati Uniti, dove sono aumentate del 37%, dopo un incremento del 31,8% il mese precedente.
 
In crescita anche Giappone (18,2%), Singapore (29,7%) ed Europa, che ha registrato una progressione del 16%. La ripresa è stata confermata nei mercati principali, duramente colpiti dall’assenza di turisti durante la pandemia, con un +21,2% nel Regno Unito, +48,6% in Francia e +25,5% in Italia.

Nel mese di aprile il valore delle esportazioni è stato di 1,9 miliardi di franchi svizzeri (1,8 miliardi di euro), in aumento del 7,3% rispetto ad aprile dello scorso anno. Questo dato rappresenta però un rallentamento rispetto alla crescita del 24% registrata a febbraio e dell’11,8% a marzo di quest’anno.
 
La Cina è uno dei maggiori mercati per l’orologeria svizzera. Nel 2020, è stato l’unico mercato in crescita quando le esportazioni di orologi sono crollate nel resto del mondo a causa della pandemia e anche nel 2021, quando è iniziata la ripresa del settore, aveva continuato a progredire.

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