Pubblicato il
16 giu 2022
L’azienda produttrice di calzature da montagna e per le attività outdoor ha chiuso il bilancio consolidato 2021 con un fatturato di 134 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto ai 110 milioni del 2020.

“La riscoperta delle attività outdoor negli ultimi due anni ha rappresentato una spinta molto importante per i nostri ricavi. Dopo un 2020 caratterizzato da un incremento più contenuto, abbiamo archiviato un 2021 molto positivo: siamo tornati a crescere in doppia cifra, in misura superiore rispetto alle attese, e ci attendiamo di farlo ancora in questo 2022”, ha sottolineato il Presidente Sandro Parisotto.
I risultati 2021 confermano, inoltre, la vocazione internazionale del marchio, con una quota export sul fatturato pari all’82%. Il primo mercato estero è rappresentato dagli USA (20%), seguito da Germania/Benelux, Gran Bretagna, Francia e Austria.

Per quanto riguarda le categorie di prodotto, lo scorso esercizio ha registrato una significativa crescita del segmento dello sci alpinismo, che da solo ha prodotto un volume di affari pari a quasi un quinto del fatturato totale, in linea con il boom di questa disciplina negli ultimi anni. Anche i settori climbing, trail running e trekking hanno registrato ottime performance.
Nonostante le incertezze legate alla pandemia e alle tensioni dello scenario internazionale, il brand ha continuato a portare avanti la sua politica di investimenti sulla Ricerca e Sviluppo, per la quale sono stati stanziati 5 milioni di euro nello scorso esercizio. Alla fine del 2021 l’azienda ha inoltre varato un piano di investimenti da 12 milioni di euro destinati allo sviluppo del business, con un particolare focus sulla sostenibilità.
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