Pubblicato il
16 giu 2022
A fronte degli sconvolgimenti degli ultimi anni, che hanno avuto come conseguenza il fenomeno del reshoring nel mondo della moda e l’acquisizione di porzioni di filiera da parte delle grandi griffe, la carpigiana SEA Srl, specializzata in maglieria e titolare dal 2004 del brand di maglie alto di gamma Bellwood, si prepara da affrontare le sfide acquisendo la filatura pistoiese Fil Life, che produce filati cardati di alta qualità.

“A causa delle numerose incertezze, le aziende stanno richiamando la produzione dalla Cina e dal Nord Africa; prevediamo ci sarà dunque un problema di reindustrializzazione in Europa e in particolare in Italia”, ha spiegato a FashionNetwork.com Giorgio Carretti, Presidente di SEA. “Acquisendo Fil Life, ci siamo portati in casa una vera e propria cultura del filato: sappiamo dove andare a prendere la materia prima migliore e quando è il momento più opportuno per acquistarla, in base alle oscillazioni di prezzo”.
SEA si propone dunque ai grandi nomi del fashion come partner produttivo a 360 gradi della maglieria luxury, a partire dalla costruzione del filato fino al prodotto finito.
“Lavoriamo con otto grandi gruppi, per i quali stiamo già realizzando le collezioni. Facciamo in modo che il filato abbia il miglior rapporto qualità/prezzo e, disponendo di tutta la filiera, sfruttiamo le economie di scala per offrire qualità e ottimizzazione dei costi”, prosegue l’imprenditore. “Dopo aver consolidato il business delle private label, il nostro obiettivo entro tre anni è di aprire una struttura produttiva per i tessuti a Carpi e una per la confezione, probabilmente nel centro-sud Italia”.

Un business che l’azienda intende far diventare preponderante rispetto a quello di Bellwood, che oggi rappresenta circa il 50% del fatturato totale, destinato a scendere al 20/30%. Oggi il marchio, che realizza circa l’80% del proprio giro d’affari in Italia, seguita da Benelux e dal sud della Francia, dispone di un monomarca a Verona e con la PE 2023 raggiungerà circa 250 multimarca.
SEA, che aveva chiuso il 2019 a 11,5 milioni di euro di fatturato, con un incremento del 50% sull’anno precedente, ha registrato una flessione nel 2021, ma conta di tornare ai livelli pre-Covid quest’anno.
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